domenica 31 maggio 2009

La Stampa Fotografica



Negli ultimi anni la Stampa Fotografica ha subito una vera e propria rivoluzione, pur non essendo ancora tramontati i sistemi tradizionali basati sull' impressione delle pellicole, il futuro di questo segmento di mercato è senza ombra di dubbio nelle mani del digitale, questa evoluzione va a sostituire il tradizionale ciclo di stampa delle fotografie, in cui la faceva da padrona il laboratorio di sviluppo e stampa delle immagini acquisite con le tradizionali macchine analogiche. Oggi come oggi grazie all'avvento delle stampanti fotografiche inkjet dotate di appositi software fotografici, chiunque è in grado di ritoccare, ingrandire e stampare le proprie immagini con risultati più che accettabili, senza avere la benchè minima conoscenza di tempi di esposizione, diaframmi, bagni chimici e quant'altro.

Le Stampanti Fotografiche di ultima generazione sono in grado di stampare con un'ottima risoluzione e con colori sempre più vivaci e fedeli alla realtà, i dati dicono che questo mercato è in costante crescita nonostante la crisi che attanaglia il mercato mondiale, sicuramente come già detto in precedenza il fattore più importante che ha contribuito a questa crescita è sicuramente il miglioramento della qualità delle stampe, la diffusione di attrezzature digitali e i software con essi correlati. Con la tecnologia inkjet si possono fare stampe di svariate misure dalle classiche foto 10cmx15 ai poster con misure quasi illimitate, mantenendo allo stesso tempo una buona qualità dell'immagine riprodotta, l'unico problema che la tecnologia inkjet è relativamente lenta e comunque non si addice a grosse tirature di stampa, oltre al fatto che i costi di gestione risultano poi essere molto elevati vista la complessità del funzionamento della testina di stampa, ma ciò non toglie che il digitale sia il mercato del futuro anzi in realtà già lo è basti pensare che le più grandi multinazionali del settore come Kodak e Fuji film hanno dimesso la produzione di pellicole fotosensibili investendo tutte le risorse sullo sviluppo del digitale.

L'Innovazione HP

Gli Ingegnieri e i chimici che lavorano per HP si sono concentrati nel cercare un sistema che come promesso desse sostegno e benefici da un punto di vista ambientale, ma che allo stesso tempo non compromettesse la rinomata qualità del prodotto HP, le cartucce inkjet vengono quindi raccolte attraverso il programma denominato Planet Partners, ed attraverso un programma di riciclo multifase vengono trasformate nuovamente in materia prima (Plastica e Metallo) questa poi viene combinata insieme alla plastica ottenuta con bottiglie in resina riciclate ed una serie di additivi che servono affinchè essa possa diventare materia prima di altissima qualità.
Secondo i dati forniti da HP alla fine tra il 70 e il 100% del totale della plastica utilizzata deriva da componenti riciclati, e la qualità di ogni singolo pezzo prodotto viene testato nelle varie fasi produttive. Numerosi sono stati i riconoscimenti e gli apprezzamenti dell'opinione pubblica ed è stato sottolineato da più parti come l'utilizzo da parte di HP di plastica riciclata nei processi produttivi sia un'innovazione ingegneristica senza precedenti.
L'azienda statunitense ha attaccato poi il mondo della rigenerazione delle cartucce comunicando che al contario della semplice ricarica delle cartucce HP ha trovato il modo di fondere i componenti plastici riciclati nelle Nuove Cartucce Originali.
La risposta sicuramente non si farà attendere visto che comunque i produttori per anni e anni hanno sorvolato e non poco sulla necessità di uno sviluppo sostenibile e soltanto negli ultimi anni si stanno muovendo realmente e con impegno in questo campo.


HP Riutilizza le Cartucce



Nell'ultimo post effettuato abbiamo citato in linea di massima l'impegno che alcune grandi multinazionali stanno assumendosi di attenersi sempre più ad uno sviluppo sostenibile cercando di venire incontro in questo modo alle esigenze di un'ambiente sempre più bisognoso di una tutela adeguata, con questo non vogliamo fare nè retorica nè vogliamo passare per coloro che predicano bene e razzolano male, vogliamo solo sottolineare l'importanza che può avere sul nostro futuro e quello delle future generazioni l'impegno assunto dalle grandi multinazionali, ieri il linea generale abbiamo parlato di Canon, anche se sull'azienda nipponica c'è ancora tanto da dire e ci ritorneremo presto, oggi intanto parliamo di HP.

L'azienda statunitense attraverso un annuncio ufficiale ha comunicato di aver messo a punto un sistema di raccolta e riutilizzo delle cartucce usate precedentemente dai propri clienti.

Il seguente metodo comunque non ha a che vedere con la Rigenerazione delle Cartucce, infatti le cartucce raccolte verranno distrutte e riutilizzate in un'ottica di ripolimerizzazione del rifiuto plastico, atto poi ad esser riutilizzato per la costruzione di gusci di cartucce nuove. Secondo i dati forniti sono state già prodotte all'incirca 200 milioni di cartucce inkjet utilizzando questo processo , e sono stati riutilizzati circa 2500 tonnellate di polimeri provenienti dalla raccolta differenziata, con l'obiettivo di raddoppiare queste cifre nel giro di 1 anno.

Questo processo potremmo definirlo innovativo perchè nasce con lo scopo di combinare l'utilizzo di polimeri provenienti dalla raccolta delle cartucce insieme a quelli provenienti da altri settori industriali come ad esempio contenitori di plastica, c'è da dire inoltre che a corredo di tutto ciò c'è da tenere in considerazione il fatto che utilizzando dei materiali riciclati si contribuisce al risparmio energetico, evitando che il rifiuto vada a finire nelle discariche dal quale comunque andrebbe decomposto.

Nel post successivo andremo ad analizzare come effettivamente funziona tale processo e quali siano le fasi principali.

sabato 30 maggio 2009

Stampanti Laser Canon


Come promesso andiamo a valutare se ci sono differenze tra i 2 modelli Canon che abbiamo appena postato, da un punto di vista tecnico essi si equivalgono sinceramente non ci sono grossissime differenze sia in prestazioni, che da un punto di vista qualitativo della stampa, nella 3010 fà la sua comparsa un nuovo sistema denominato "Quick First Print" è una nuova tecnologia che elimina i tempi di attesa e previene il preriscaldamento in modo "stand-by" offrendo in questo modo stampe quasi in maniera istantanea, con i nuovi modelli Canon sta cercando sempre più di tener fede ai principi di sviluppo sostenibile, infatti da qualche anno tutte le nuove stampanti prodotte dalla casa nipponica possono esser definite in un certo senso, stampanti ecologiche così definite perchè sia da un punto di vista del risparmio energetico infatti le nuove periferiche consumano pochissima corrente e sono silenziosissime sia in modalità stand-by che quando sono a lavoro, e sia da un punto di vista del recupero dei materiali basti pensare che secondo gli ultimi dati emessi dall'azienda circa l'80% dei materiali utilizzati nella costruzione di nuove periferiche, proviene dal recupero di materiale già utilizzato e riciclato; da questo per l'appunto deriva il nuovo termine coniato per tutta questa generazione di stampanti, ed in questo senso canon è stata una delle prime aziende ha muoversi realmente verso questo tanto atteso cambiamento. Per il resto sinceramente differenze da un punto di vista tecnico tra le stampanti se ci sono sono realmente impercettibili, più che altro le nuove stampanti sia la LPB 3010 che la 3100 utilizzano toner differenti un pò meno capiente rispetto alla precedente serie, infatti i toner utilizzati sulla LPB 2900 e la 3000 sono da 2200 pagine mentre i nuovi sono da 1500 pag. e montano anche un microchip che al momento sta creando un pò di problemi alle aziende rigeneratrici e ne ha ritardato i tempi di entrata sul mercato, ma si presume che a breve sarà un problema che verrà risolto, non appena le nuove periferiche inizieranno ad avere una vendita maggiore e di conseguenza un alto tasso di ricambio dei consumabili.

venerdì 29 maggio 2009

Canon LPB 2900


Eccola la stampante che ha preceduto la Canon LPB 3010, ultima arrivata di casa Canon, in assoluta è stata una delle stampanti laser di maggior successo degli ultimi anni e ciò è dovuto ad alcuni ingredienti specifici che miscelati insieme hanno dato luogo al successo di questa stampante, sicuramente in primo luogo ciò che ha attirato la clientela è stato di gran lunga il prezzo infatti la LPB 2900 è stata una delle primissime stampanti laser a scendere sotto un costo di acquisto inferiore alle 100 euro, cosa che soltanto poco tempo prima sembrava una cosa impensabile è dobbiamo esser sinceri nonostante il prezzo concorrenziale della stampante, che poteva far pensare ad una periferica di bassa qualità, alla fine è stato il contrario, la stampante ha dimostrato sicuramente affidabilità oltre a velocità 12 pagine al minuto e a bassi costi di gestione toner da 2500 pagine, abbastanza facilmente rigenerabili con prezzi in alcuni casi anche inferiori a 40 euro, per chi non se ne fosse accorto dò una piccola "chicca" il toner originale canon è identico al Q2612a HP, quindi è facilmente reperibile sul mercato il prodotto non originale visto che il 12A è in assoluto al momento il Toner con più vendita e di conseguenza più mercato in tutto il settore della stampa laser,
certamente come ripeterò sempre fino alla noia, quando parliamo di stampanti di fascia bassa cioè con prezzo inferiore alle 100 euro, non parliamo di un prodotto che si addica a tutti gli utilizzatori che necessitano di stampare veramente tanto ed in continuazione, ma comunque per un ufficio medio piccolo parliamo veramente di un ottimo prodotto e bisognerà vedere se con il nuovo modello Canon riuscirà a replicare il successo avuto in precedenza, per quello che stiamo rilevando al momento, la LPB 3010 nonostante abbia un prezzo ancor di più concorrenziale della LPB 2900 non sta avendo il successo aspettato, ma prima di lanciarci in facili giudizi che poi alla fine possono esser smentiti in un batter d'occhio, preferiamo aspettare la sentenza del mercato, nel prossimo post comunque analizzeremo quali e se ci sono differenze tra questi 2 modelli

giovedì 28 maggio 2009

Canon LBP 3010


Una delle ultime nata in casa Canon è la LPB 3010, che va a sostituire le stampanti lbp 2900 e 3000 che per circa 2 anni sono state gli elementi di punta della casa giapponese, almeno per quel che riguarda le stampanti laser monocromatiche di fascia medio-bassa, quando parlo di questa fascia non voglio assolutamente dire che siamo di fronte a stampanti scadenti, me ne guardo e come, voglio solo dire che parliamo di stampanti di fascia bassa come prezzo di acquisto della periferica e che comunque si addicono certamente di più per un utilizzo domestico o da piccolo ufficio e non per uffici con grossi carichi di lavoro.
La 3010 come prezzo di acquisto è anche inferiore a chi l'ha preceduta, è possibile anche acquistarla in offerta con un prezzo inferiore alle settanta euro, anche se c'è sempre da precisare per chi non lo sappia che nel prezzo di acquisto della macchina e compreso un toner starter cioè a bassa capacità, che in parole povere dura si e non se un terzo rispetto alla cartuccia standard, ci tengo a precisarlo perchè il toner in vendita presso qualsiasi rivenditore ha un prezzo di vendita consigliato che si aggira sulle 65 euro ed ha una durata dichiarata di 1500 pagine con copertura del foglio al 5%, è importante sapere questo perchè è capitato che in molti rimangano stupiti quando poi vanno ad acquistare il toner nuovo ed in alcuni casi pensano che sia preferibile sostituire la stampante, ed invece anche in questo caso si ha torto perchè alla fin fine è un cane che si morde la coda, a meno che non si opti per un genere di stampante di fascia alta con un costo copia minore, altrimenti è sempre lo stesso ritornello, in quanto qualsiasi stampante si vada ad acquistare il consumabile in dotazione non è mai pieno ma al massimo al 30% ed in un certo senso da questo si spiega del perchè ha volte si faccia di tutto per cercare di vendere la stampante.
Nel prossimo post analizzeremo comunque tecnicamente come è fatta la stampante e se ci sono differenze con chi la ha preceduta.

mercoledì 27 maggio 2009

Composizione dell'Inchiostro




Termino la carrellata degli articoli dedicati all'inchiostro, con un post specifico in cui dò le composizioni chimiche basilari che troviamo negli inchiostri prodotti per le stampanti inkjet.

Le componenti principali sono:


  • Acqua: tutti gli inchiostri infatti sono a base d'acqua ciò significa che usano l'acqua come solvente basilare, è ovvio che questa debba essere il più pura possibile viene quindi trattata con deionizzati o demineralizzati, mentra altre volte ha un processo un pò più complesso che comprende filtraggio con carbonati, osmosi e purificazione con raggi ultra violetti.

  • Sostanze Coloranti: possono essere sia coloranti che pigmenti, in generale sono gli elementi più difficoltosi da gestire, c'è da dire che un buon colorante deve contenere funghicidi e battericidi che ne prolunghino la viscosità e la durata.

  • Consolventi e Umettanti: tra cui rientrano alcool e glicoli, che vengono aggiunti nell'inchiostro per aiutarne il flusso all'interno della testina e come veicolo per i coloranti; le sostanze umettanti riducono inoltre l'evaporazione e aiutano quindi a mantenere gli ugelli di stampa
  • Fissanti e Penetranti: sono delle sostanze utilizzate per facilitare l'adesione degli inchiostri alla carta, possono fissare l'inchiostro sulla carta mantenendolo in superficie ed evitando che si espanda a macchia d'olio sul foglio
  • Sostanze Regolanti: esse vengono aggiunte per regolare la superficie di Tensione dell'inchiostro, infatti quando la Tensione di superficie è troppo alta è causa di stampe chiazzate e tempi di asciugatura troppo lunghi.
  • infine le Resine: quest'ultime danno resistenza e durabilità alle stampe oltre che naturalmente una certa brillantezza, c'è da dire però che in alcuni casi possono essere causa di intasamenti della testina spesso dovuti ad un inutilizzo prolungato da parte dell'utente, l'ideale come dico sempre sarebbe quello di farla stampare ogni tanto per evitare dei grattacapi poi successivamente.

spero che il post sia stato utile a quanti desideravano sapere come fosse composto un inchiostro e del perchè noi ne sconsigliamo l'uso di un tipo universale per tutte le stampanti.

martedì 26 maggio 2009

Differenze Tra Inchiostri


Abbiamo chiarito che gli inchiostri differiscono da produttore a produttore, e in alcuni casi lo stesso produttore utilizza diversi tipi di inchiostri, al momento i più famosi sono per Canon l'inchiostro denominato Chromalife 100 o per gli ultimi modelli Chromalife 100 plus in questo caso parliamo di un inchiostro Dye base a base acquosa e solubile, differente ad esempio da quello Epson Dura brite che è un inchiostro Pigmentato, in questo tipo di inchiostro nella soluzione viene sciolta una particolare resina che ha la funzione di garantire alla stampa una particolare brillantezza e durata nel tempo senza che con il passare del tempo la qualità della stampa ne risenta, tenendo comunque presente che la stampa effettuata sia essa una foto o comunque un'immagine particolare va conservata in un ambiente idoneo altrimenti è difficile che possa durare 50/60 anni come garantisce il produttore, altro inchiostro nuovo marchiato Epson è il Claria Photograpich Ink, quest'ultimo fa parte dell'ultima generazione di inchiostri Epson e viene utilizzato per la stampanti fotografiche che utilizzano 6 colori oltre ai classici Nero/ciano/magenta/giallo anche il ciano light e il magenta light. Tra i modelli che utilizzano tali cartucce ci sono la R265/285/360-
E le multifunzione Rx585/685.
Anche Hp utilizza diversi tipi di inchiostri, il più famoso per cui vale la pena menzionare è l'inchiostro VIVERA anche in questo caso caso parliamo di inchiostro con qualità dei colori inimitabile basti pensare che Hp prima di mandare in produzione un proprio inchiostro fa progettare ai propri chimici circa 1000 prototipi di inchiostri dal quale poi ne scaturisce il migliore esistono anche stampanti Hp che utilizzano fino a 9 inchiostri Vivera compresi colori quali il grigio o il blu e dalla miscela di questi colori scaturiscono circa 70 milioni di diverse combinazioni di colori, questo per far capire quanto sia comunque difficile andare a copiare in tutto e per tutto inchiostri con queste caratteristiche, il prossimo post sarà dedicato alle componenti chimiche interne agli inchiostri, mi raccomando non mancate.








Inchiostri



  • La domanda che viene posta spesso è la seguente: gli inchiostri sono tutti identici? La risposta è no, anche se in giro c'è una grande confusione e anche la Grande distribuzione ci sta mettenso del suo, perchè si è messa a vendere dei Kit di Ricarica ad inchiostro universale, etichettandoli come un prodotto che va bene per tutte le cartucce e per tutte le stampanti, ma era stata detta una fesseria più grossa, intendiamoci, volendo si può anche utilizzare un inchiostro prodotto da una X casa produttrice su una cartuccia di un'altra stampante, nessuno lo vieta ed è anche probabile che alla fine la cartuccia stampi pure, ma
  • è probabile ma non sicuro che stampi, è soprattutto va verificata la qualità della stampa e la resa è queste sono le 2 componenti fondamentali nella stampa inkjet, è questo che in un certo senso ha messo le aziende produttrici in una botte di ferro, tanto da costituirne una sorta di monopolio, altrimenti tutti potremmo metterci a produrre inchiostro, il mercato è immenso la gente non può fermarsi di stampare nemmeno con la crisi, può ridurre si i consumi futili, ma comunque non può fermarsi, di conseguenza perchè non buttarsi nel settore, bhè un perchè ci sarà, ho fatto tutto questo gioco pirotecnico di parole per far comprendere ai più che comunque non esiste un inchiostro universali ma bensì questo differisce da produttore a produttore, è anche lo stesso produttore può utilizzarne su determinati modelli un tipo su altri, un altro questo lo analizzeremo nel prossimo post e comunque andare a mischiare prodotti adatti su un tipo di stampante su altri tipi non è l'ideale perchè:
  • oltre alla resa cromatica e alla durata c'è un'altro problema chè è forse il maggiore, ad esempio su stampanti che utilizzano taniche di inchiostro e testina di stampa separate l'utilizzo di un inchiostro scadente e inadeguato porta irrimediabilmete al degrado della testina stessa e nel giro di poco tempo alla sua fine, e non per essere catastrofico perchè non voglio essere assolutamente ma sono in tantissimi che sono stati abbandonati dalle loro care stampanti dalla sera alla mattina senza il benchè minimo preavviso.

Se qualcuno ha avuto esperienze di questo genere, lo invito a postare nel blog per discutere dell'eventuale problematica.

lunedì 25 maggio 2009

Epson EPL 6200 ( II parte )


Dopo aver evidenziato la tecnologia di stampa che sta dietro le Stampanti Laser Epson, addesso possiamo guardare nello specifico la scheda tecnica della stampante in questione, esistono 2 versioni della Epl 6200, quella che vedete nella foto è la Epl 6200 L delle 2 questa qui è un pò la sorellina minore, sia in termini di costo iniziale della stampante sia per la possibilità di utilizzare solo la Cartuccia toner standard da 3000 pagine, personalmente se dovessi scegliere tra le 2 sceglierei la Epl6200 normale, perchè costa qualcosa in più, ma successivamente la possibilità di utilizzare anche toner ad alta capacità da 6000 pagine, infatti molti uffici hanno optato per questa periferica, comunque dipende poi dall'utilizzo che se ne fà, nel senso che se la si usa a casa e raramente può andare più che bene la versione L, per il resto le caratteristiche tra le 2 stampanti sono pressochè uguali, per tutte e due ne esiste anche la versione con scheda Lan che ne dà la possibilità di collegarla in rete oltre a quella di un utilizzo per piccoli gruppi di lavoro su una rete locale, sono abbastanza veloci 20 PPM con risoluzione di stampa a 1200x1200 e con un cassetto che supporta fino a 250 fogli, risultano essere in grado di stampare su diversi supporti cartacei, dalla carta normale alla riciclata, non quella lucida fotografica, questo è sempre importante sottolinearlo per i rischi a cui si va incontro nell'utilizzo di questa particolare carta sulle stampanti laser, ma questo lo vedremo poi in seguito.
Insomma senza dubbio un ottima stampante che ha riscontrato un ottimo successo visto che la epson la tiene ancora in produzione dopo svariati anni, cosa che non succede quasi mai sulle altre stampanti....personalmente come ho già detto preferisco le stampanti laser che lavorano con cartuccia Toner e Tamburo Monoblocco, ma questa è solo la mia opinione e non voglio certo influenzare le vostre scelte.

Epson EPL 6200



Seguendo la scia del post precedente in cui parlavamo di Toner Compatibili, voglio presentare la stampante che è nella foto di fianco, questo perchè anche per la Epson 6200 è possibile utilizzare toner compatibili, bada bene compatibili e non rigenerati, il discorso è lo stesso del precedente, con la differenza che quella stampante era una Laser a colori e di conseguenza ha un gruppo tamburo unico che serve per lavorare con 4 diversi toner quindi molto più grande rispetto a quello utilizzabile per questa stampante laser monocromatica.

Era doveroso citare Epson, quando parliamo di Toner Compatibili perchè è una delle poche case costruttrici che da anni adopera un sistema di stampa in cui Toner e Tamburo sono 2 entità separate che anche se lavorano in perfetta simbiosi, possono essere sostituite in momenti differenti a secondo se l'uno è scarico o il tamburo è troppo usurato.

Altre aziende che adoperano questo sistema di stampa sono Brother e Minolta anche se quest'ultima è probabile che abbia acquisito il brevetto Epson e poi abbia messo il proprio marchio, perchè basta aprire ad esempio una Minolta 1300W/1350 per notare come sia identica in tutto e per tutto alla Epl 6200, unica eccezione per la cartuccia e che quella Minolta è dotata di Microchip mentre quella Epson No.

Sorgerà spontaneo chiedere quale sia più conveniente per il consumatore come sistema di stampa, rapidamente posso dire che i toner Epson - Brother o altro di regola costano meno e oltretutto sono facilmente ricaricabili senza la necessità di una Rigenerazione completa, quindi sembrerebbero essere più convenienti, ma c'è da tenere oltremodo in considerazione il fatto che prima o poi su queste periferiche va sostituito il Tamburo di Stampa e ha quel punto cambia tutto perchè parliamo di costi che superano ampiamente il costo della Stampante stessa, quindi in definitiva sul lungo periodo risultano essere più convenienti le stampanti i cui toner sono già dotati di Tamburo di stampa che di regola andrebbe sostituito sempre e comunque anche nel momento in cui viene Rigenerato.

Nel prossimo post analizzeremo comunque tecnicamente questa tipologia di stampanti e ne scopriremo pregi e difetti.

domenica 24 maggio 2009

Toner Compatibili


Anche tra i Toner esiste la differenza tra quelli chiamati Compatibili e quelli propriamente detti rigenerati, nell'immagine a lato vediamo una serie di Toner Compatibili per Samsung Clp 300 sono 4 perchè essendo una stampante laser a colori utilizza 4 colori: il nero+ciano-magenta e giallo.
Ma perchè questi sono chiamati compatibili e altri vengono chiamati rigenerati? In realtà non c'è nessuna grande novità o scoperta il discorso è simile a quello che troviamo nel precedente post in cui si parlava di differenza tra cartucce compatibili e cartucce rigenerate. Anche qui alcuni produttori come HP hanno brevettato la loro tecnologia e i loro Toner vietandone la riproduzione completa alle altre aziende, per far questo HP a realizzato delle Cartucce Toner Monoblocco, più o meno come ha fatto con le inkjet, in questi toner monoblocco troviamo toner+tamburo di stampa integrati, chi voglia utilizzare cartucce toner per queste stampanti non originali, deve per forza recuperare i vuoti originali, smontarli, sostituirne le parti soggette ad usura es: tamburo, lama di pulizia, rulli magnetici.....ricaricarla con la polvere (toner) e rimontarla.
Questa è la Rigenerazione, per chi non la conosceva, mentre altri produttori su alcune stampanti come ad esempio la Samsung Clp300 hanno separato il tamburo di stampa dalle cartucce costituendone in questo modo due entità separate che anche lavorando in simbiosi non devono essere sostituite insieme, infatti di regola il tamburo su queste stampanti andrebbe sostituito non prima di aver raggiunto le 20mila copie, mentre le cartucce in genere durano 1000/2000pagine;
di conseguenza queste cartucce non essendo state brevettate, perchè alla fine sono almeno apparentemente dei semplici di contenitori di plastica, possono essere riprodotte da altre aziende che le copiano in tutto e per tutto e metteno sù il loro marchio, vendendole ad un costo minore.
Questi sono i Toner Compatibili,
è stato fatto l'esempio della Clp 300, perchè è una delle stampanti al momento più utilizzate visto l'enorme successo riscontrato lo scorso anno,
ma in realtà ne avremo potuto fare anche altri su produttori come Epson o Brother.

Differenze tra Cartucce Compatibili e Rigenerate





E' importante in questo momento che si spieghi le differenze sostanziali che esistono tra Cartucce Compatibili e Rigenerate, mi rendo conto che in molti già sapranno la differenza e quindi non ci sarà niente di nuovo sotto questo sole, ma è anche vero che in molti si stanno avvicinando da poco a questo settore e quindi doveroso spiegargli il perchè alcune cartucce vengono definite Compatibili e altre Rigenerate, questo si evince dal mio precedente post in cui spiego la differenze tra la tecnologia Epson e quella HP, in effetti è proprio da qui che viene poi fuori la differenza tra le 2 tipologie di cartucce.

Infatti la Epson con il suo sistema di stampa Piezoelettrico utilizza per stampare delle semplici taniche di plastiche riempite di inchiostro che si vanno ad incastrare a sua volta all'interno di un corpo chiamato testina di stampa, che ha al suo interno dei piccoli ugelli che aspirano inchiostro dalla tanica e attraverso la testina che in questo caso fà da tramite, portano inchiostro sul foglio.

Epson non ha brevettato questa tecnologia, in un certo senso la potremmo definire un open source di conseguenza sono sorte delle aziende concorrenti della epson che si sono messe a produrre cartucce identiche alle originali ma con il loro marchio, e su questo non c'è niente di male o di illegale, ci sarà certamente un perchè della nascita di tale aziende, ma questo è un discorso che analizzeremo in seguito.

Hp e Canon utilizzano una tecnologia di stampa a caldo, detta anche termica, molto più usurante rispetto a quella precedente di conseguenza per avere sempre le stesse identiche prestazioni le cartucce andrebbero sostituite ogni qualvolta terminano, anche se non sempre è così, ciò che è importante sapere è che questa tecnologia è stata brevettata, questo significa che nessun'altra azienda può prendersi il lusso di mandare in produzione cartucce identiche a quelle originali ex novo, cioè completamente nuove, perchè facendo così si andrebbero a ledere i diritti di chi ha realizzato e sviluppato tale tecnologia. Unica cosa possibile da fare in questo caso è recuperare i vuoti delle cartucce originali e rigenerarli attraverso una specifica procedura che porta al ripristino quasi totale della cartuccia e appunto da qui viene fuori il termine Rigenerato.

Spero che questo articolo abbia chiarito i dubbi di chi era allo scuro di tutto ciò....se possibile gradirei un feedback.

Grazie.

sabato 23 maggio 2009

Cartucce Inkjet




Nel precedente post abbiamo chiarito cosa c'è in linea generale dietro la tecnologia a getto d'inchiostro è abbiamo visto come esistano 2 diverse scuole di pensiero o per meglio dire due differenti tipologie di utilizzo che hanno comunque portato bene o male ad ottenere gli stessi risultati, quello bisogna chiarire ora e la differenza che comporta l'utilizzo di una tecnologia come quella Piezoelettrica, rispetto a quella Termica (Bubble jet), la differenza principale è che la Epson attraverso lo sviluppo di questa tecnologia può permettersi di utilizzare come cartucce di stampa delle semplici taniche di plastica riempite di inchiostro che a loro volta stampano attraverso la Testina di stampa che troviamo montata direttamente all' interno della stampante. Mentre La Canon su alcuni modelli e L' HP maggiormente utilizzando una tecnologia basata sul calore, cioè sul riscaldamento preventivo delle gocce di inchiostro, sono costrette ad utilizzare delle cartucce con testina di stampa integrata alla cartuccia ( vedi foto HP 351) che almeno per i consigli che ne da il produttore vista l'usura che hanno andrebbero sostituite ad ogni fine inchiostro, anche se poi sappiamo almeno i più esperti che non è sempre così, ma bensì ci sono cartucce monoblocco che riescono ad esser ricaricate più e più volte mantenendo una discreta qualità di stampa.
nel prossimo post analizzeremo i pregi e difetti e le maggiori differenze tra le cartucce con testina separata e quelle con testina integrata.

Tecnologia di Stampa Inkjet


Il principio di funzionamento della Stampa Inkjet è abbastanza semplice consiste nel proiettare minuscole gocce di inchiostro sul foglio di carta sul quale rimarranno poi impresse dopo l'essiccazione, nelle stampanti inkjet la testina si muove attraverso dei passaggi in direzione orizzontale e viene governata dal software che ha in dotazione che la movimenta sulla base dei segnali che riceve dal Pc. I 2 sistemi principali utilizzati nella stampa inkjet sono stati creati da Epson e da Canon e poi successivamente sviluppati anche da HP, la Tecnologia Epson è definita Piezoelettrica meno usurante rispetto alla tecnologia Bubble jet Canon, la prima infatti viene anche chiamata stampa a freddo, in essa le gocce di inchiostro possono essere modulate nella dimensione regolando la pressione di una membrana che, vibrando avanti e indietro , le assorbe dal serbatoio e le espelle dall'ugello, come se fosse una pompa. Mentre per quanto riguarda la tecnologia Bubble Jet definita anche termica le goccioline di inchiostro vengono sparate nel vero senso della parole sul foglio per via del repentino riscaldamento dell'inchiostro e si vanno a creare all'interno della cartuccia delle bolle di inchiostro di dimensioni microscopiche, basti pensare infatti che l'unità di misura utilizzata come metro di misura è il Picolitro che corrisponde ad un milionesimo di milionesimo di litro che si vanno poi ad imprimere sul foglio di carta.
l'essicazione di regola rapidissima differisce comunque dalle diverse qualità di inchiostro che vengono commercializzate che meritano comunque un capitolo a parte per via delle svariate tipologie che troviamo da produttore a produttore.

venerdì 22 maggio 2009

Inchiostri Roland



La gamma degli inchiostri Roland è molto ampia, nei post precedenti ho parlato degli inchiostri pigmentati di nuova generazione EcoXtreme e di quelli a base acquosa FDY, ma la varietà della proposta Roland non termina qui: uno degli inchiostri maggiormente utilizzati è l'ECO SOL MAX tra le sue principali carattersistiche possiamo annoverare

  • Resistenza ai graffi, rapida asciugatura della grafica che risulta già pronta non appena stampata, ampia gamma di colori riproducibili che come già spiegato va a coprire oltre al classico CMYK anche altri modelli colore.
  • Alto potere di grippaggio che in parole povere sta a significare la possibilità di utilizzarlo su differenti supporti, ed elevata durata della qualità all'esterno e questa è una delle prerogative maggiori che ha spinto gli operatori ha preferire l'azienda britannica.
  • Altro tipo di inchiostro è quello SUBLIMATICO SBL-2 questo particolare prodotto al momento viene utilizzato solo su una stampante di grande formato FP-740 appositamente creata appunto per la stampa con prodotti sublimatici;

questo particolare inchiostro è realizzato con pigmenti di prim'ordine di conseguenza le stampe risultano essere brillanti e consentitemi l'aggettivo in alcuni casi spettacolari, l'inchiostro sublimatico al momento è disponibile in bottiglie da 1 lt nei quattro colori fondamentali CMYK, mentre le taniche Eco Sol Max sono disponibili in 2 differenti versioni da 220cc e da 400cc.

Ok spero che questi post inerenti gli inchiostri Roland siano stati di gradimento per quanti seguono il nostro Blog, che nasce con l'intento di trattare principalmente come periferiche le Stampanti ma che strizza l'occhio molto spesso a prodotti molto affini e comunque che fanno sempre parte dello stesso settore che è la Stampa in digitale.

Per dovere di cronaca è giusto rendere noto che ogni mese sarà fatto un Focus su una diversa Azienda operante in questo settore e in quel particolare periodo ne andremo a trattare i principali prodotti, progetti, e caratteristiche questo mese è stato nominato il mese Roland è probabilmente prima di fine mese avremo qualche altro post inerente l'azienda.

giovedì 21 maggio 2009

Roland DG



L'azienda in vetrina del mese di maggio è come si vede dal titolo la Roland Dg azienda inglese ma che nel corso degli anni ha riuscito ad espandere il proprio raggio d'azione in varie nazioni del mondo il successo dell'azienda è dovuto alla sua grande capacità di innovarsi continuamente e di proporre innumerevoli nuovi prodotti sul mercato come i Plotter da taglio e da incisione, nel corso degli anni la Roland è riuscita a posizionarsi una spanna sopra tutti gli altri operatori del settore ritagliandosi un fetta ampissima del mercato della stampa grafica per grandi formati, forse uno dei segreti che sta appunto dietro al successo dell'azienda è stato proprio quello di concentrarsi su una precisa nicchia di mercato e poi da quella riuscire ad abbracciare dei settori affini, ma questo grazie soprattutto alla capacità di innovazione che dimostrano i sempre nuovi prodotti che continuamente vengono proposti sul mercato è la risposta sempre positiva che gli operatori ne danno. In questo post tratteremo nello specifico degli inchiostri Roland essendo questo uno dei prodotti di punta dell'azienda che propone attraverso diverse varietà, al momento il più famoso è l'EcoXtreme inchiostro mirato appunto sia per le stampe da esterno che da interno grazie alla sua brillantezza nei colori e alla capacità di resistere anche alle intemperie climatiche. Altre tipologie di inchiostri che troviamo sono i Pigmentati anch'essi adatti alla stampa da esterno in genere li troviamo in taniche da 200 cc a differenza dei precedenti che troviamo in taniche da 1 lt. la tipologia di inchiostri pigmentati Roland e divisa in 2 prodotti principali ed è importante sottolineare come lo spettro di colori riproducibili attraverso i supporti Roland sia più vasto rispetto alla tradizionale stampa digitale infatti li troviamo nell'opzione CMYK + Arancione e Verde che è una combinazione che riesce a simulare fino al 97% della gamma Pantone o in CMYK+ i fotografici Ciano Light e Magenta Light che garantiscono una riproduzione Fotografica e una definizione nitida di colori e sfumature. Altra tipologia di inchiostri sono quelli a base acquosa FDY ideali per lae applicazioni di proofing e per le stampe fotografiche, i prodotti appena citati sono solo una parte della gamma degli inchiostri resi disponibili dall'azienda e rimando gli interessati a seguire il prossimo post in cui verrano citati i restanti tipi di inchiostri, personalmente quello che posso dire è che è difficile parlare di inchiostro e qualità di stampa senza darne prova all'utenza quindi per questo vi dò il link dell'azienda in cui potete sbirciare nei prodotti dell'azienda certo che è fuor di dubbio che qui stiamo veramente parlando della fasci alta della stampa anche più dei Plotter citati in alcuni vecchi post e che comunque sono periferiche che costano al di sopra dei 10mila euro, ma non hanno la gamma dei colori che hanno questi dispositivi ed inchiostri. (http://www.rolanddg.it/)

mercoledì 20 maggio 2009

Plotter Roland


Una delle Migliori Aziende in assoluto, che operano nel campo della Stampa e della Grafica e senza ombra di dubbio la Roland, è probabile che in molti non la conoscano nemmeno perchè opera in un particolare settore o nicchia di mercato che è principalmente quella del settore grafico e dell'incisione, quindi se da una parte è sconosciuta agli utenti abituati alla stampa digitale classica sia essa inkjet o laser, bhè diversamente sarà per gli operatori che operano nella grafica, nell'incisione, nella modellazione in 3d e quant'altro senza dimenticare i grafici stessi, infatti l'azienda è conosciuta anche per tenere dei corsi e dei seminari formativi sia sui propri prodotti e sulle diverse possibilità di utilizzo, sia per gli aspiranti grafici organizzando delle vere e proprie scuole di grafica. E' difficile come detto trovare un dispositivo Roland in un negozio classico o in uno store di elettronica anche eventualmente grande, anche per via dei costi non sempre abbordabili, per quanto riguarda i plotter ne esistono di 2 categorie ad inchiostro e da taglio, i plotter da inchiostro (inkjet) sono adatti per grandi formati e arrivano infatti a stampare fino a 191 cm di larghezza e si addicono molto alla stampa da esterno del tipo cartellonistica e per le stampe ad alta produttività, il principio di funzionamento e simile ai plotter inkjet citati nei precedenti post, con testine separate in genere 6 e con l'utilizzo di inchiostri brevettati dall'azienda stessa (EcoXtreme), questo tipo di inchiostro e nello specifico differente dagli inchiostri usati sulle stampanti o su alcuni tipi di plotter conosciuti ai più, infatti è progettato per la stampa da esterno per poter resistere anche alla condizioni meno ottimali, con una alta densità e colorazione che lo rende l'ideale anche su supporti che non siano propriamentie quelli cartacei, come ad esempio banner in pvc o da retroilluminazione. Tratteremo nello specifico le diverse caratteristiche dei Plotter Roland Inkjet per adesso mi limito solo a chiarirne la differenza principale con i Plotter da taglio citati nel precedente post che è appunto quella che al posto di una testina di stampa utilizzano: un lama da taglio o una fresa e questo ne dà la possibilità di tagliare ad esempio supporti come il Vinile o di incidere sui metalli.

martedì 19 maggio 2009

Plotter da Taglio



Nella famiglia dei Plotter rientrano anche alcuni tipi particolari che non adottano ne Pennini Intercambiabili, ne Testine di Stampa ma bensì una particolare Lama che serve per incidere o tagliare e appunto da questo ne deriva la definizione di tali dispositivi chiamati Plotter da Taglio, vengono maggiormente adoperati per scritte, disegni o forme su vinile o anche per ritagliare materiale rifrangente o termotrasferibile che viene poi applicato su suppori tipo cappellini o maglie, il tipo di plotter che vedete nella foto appartiene alla Roland probabilmente la casa costruttrice numero uno in questo settore e di cui parleremo ampiamente in seguito, con l'acquisto di un plotterino simile in genere si ottiene in dotazione un software di facile comprensione che ne permette subito l'utilizzo, tale software è "Cut Studio" ed in genere si va ad interfacciare a dispositivi vettoriali come Corel Draw che per chi non lo conoscesse è uno dei Programmi più utilizzati per la Grafica. Un'altro tipo di Plotter da taglio sempre simile a quello finora citato è dotato invece di una Fresa e quella serve principalmente per fare delle incisioni, particolarmente utile ad esempio per l'incisione sui metalli. Ritornando al taglio di vinile eè doveroso aggiungere che in genere una volta tagliato il vinile adesivo questo per essere poi applicato su una vetrofania o un mezzo che può essere una vettura o altro necessita di un particolare pellicola adesiva che serve per fissarlo chiamata "Applitape" senza di questa ahimè rimane un lavoro a metà. Bene conto di proseguire ancora su questo argomento se avete domande da farmi potete contattarmi o postare sul blog grazie.

Canon - HP II Parte


Nel precedente post abbiamo trattato una delle principali differenze tra la tecnologia utilizzata da Canon e quella utilizzata da HP e abbiamo visto che la prima utilizza 5 cartucce di stampa con 2 diversi tipi di nero contro le classiche 4 di HP e che Canon utilizza un'unica Testina di Stampa contro le 4 di HP ma che nonstante ciò il prezzo si maggiore per l'acquisto della singola Testina Canon. Per quanto riguarda i consumabili Canon da come HP la possibilità di utilizzare sia cartucce standard che ad alta capacità, le normali sono da 330 ml quelle ad alta capacità da 700 ml anche se devo essere sincero non riesco a trovare una scheda dettagliata di queste cartucce e anche nel sito ufficiale Canon ho avuto delle difficoltà nel reperire valide informazioni al riguardo. Comunque di altro posso dire che entrambi i Plotter hanno a disposizione un'unità a doppio rotolo, che consente di stampare grandi tirature su supporti di formato e tipo diverso, con la possibilità di stampare senza bordi cosa che è giusto citare anche se i più esperti certamente già sapranno, non è possibile fare con una stampante laser a colori, è possibile inoltre impostare su entrambe l'opzione di risparmio, in modo che si vada ad utilizzare una minore quantità di inchiostro, cosa che risulta molto utile nel momento in cui si abbia bisogno di stampare solo delle bozza di progetto. Entrambe sono di facile intuito e viene data la possibilità di un utilizzo su una piccola rete con più utenti collegati, ciò è possibile grazie ad un disco fisso integrato da 80gb che permette di mandare in stampa tantissimo materiale senza che questo ne possa comportare eventuali blocchi. In conclusione è difficile prendersi la responsabilità di dire quali dei 2 dispositivi HP designjet4000 o Canon IPF 820 sia migliore come già detto parliamo di Plotter che si aggirano intorno ad un prezzo di acquisto di 10mila euro, quindi obiettivamente chi ne sia interessato in entrambi troverà sicuramente tutto ciò di cui ha bisogno, il paragone è stato fatto giusto per dare la possibilità agli utenti di poter allargare le proprie conoscenze e scelte avendo a disposizione opzioni diverse tutto qui, per il resto sarebbe bello ottenere qualche recensione da chi eventualmente si trovi a d utilizzare una di queste periferiche e che ci possa indicare i maggiori pregi ed eventuali difetti.....speriamo che qualcuno si faccia avanti!!!!!

lunedì 18 maggio 2009

Canon IPF 820


Come promesso voglio fare un piccolo raffronto tra i Plotter riguardanti più o meno la stessa fascia di prezzo, ed in questo post voglio tracciare su grandi linee le principali differenze tra il plotter HP Desig. 4000 e il plotter Canon Ipf 820, cominciamo con dire che comunque non hanno lo stesso prezzo in quanto il plotter HP costa non di molto ma mediamente un 20% in più, comunque in linea di massima parliamo di Plotter che garantiscono resa e affidabilità sicuramente fuori dal comune entrambi supporrtano fino al formato di carta in A0, hanno velocità di stampa e qualità sorprendenti, per quanto riguarda la tecnologia di stampa entrambe utilizzano cartucce con taniche separate per ciascun colore ma mentre la Hp a 4 colori, la Canon ne gestisce 5 come d'altronde fà anche sulle stampanti fotografiche indirizzate ai tradizionali consumer al nero normale abbina infatti un nero un pò più sottile che andremo a definire fotografico e che viene utilizzato in tutte quelle particolari stampe che richiedono particolari sfumature quali ad esempio di grigio... entrambi i tipi di inchiostri sono a base di pigmenti e coloranti ma mentre l'HP gestisce ogni singolo colore con testine a parte e singole, la canon ha una sola testina di stampa in cui sono alloggiate tutte e 5 le taniche e che un costo enormemente più alto rispetto alle testine Hp, in quando nonostante questa utilizzi 4 testine è molto difficile onestamente che si vadano a rovinare tutte e 4 insieme cosa che invece non è possibile prestabilire sulla testina Canon, e facendo gli scongiuri dovuti per chi ha questo fantastico plotter andare a sostituirla sarebbe una bella botta perchè il costo dovrebbe aggirarsi intorno alle €900.0 cosa che comunque è giusto comunicare per chi fosse orientato all'acquisto mentre l'HP4000 il costo della singola testina si aggira intorno alle € 150.0 cad.indicativamente un costo minore, fermo restando che non è detto che la testina si vada a rovinare per forza, può darsi che non ci sia mai bisogno di andrla a sostituire durante tutto il proprio ciclo di vita. Va bene questo post per problemi di tempo proseguirà probabilmente domani.......a presto.

HP Designjet 4000



Nella lunga carrellata dei Plotter HP, trattiamo ora nello specifico l'HP Designjet 4000, con questo plotter entriamo definitivamente nella fasci alta dei Plotter, infatti per avere un esemplare come questo dobbiamo spendere all'incirca sui 10/12mila euro il prezzo può variare in base alle offerte proposte dai grossi rivenditori, il prezzo consigliato sul sito ufficiale parla di 10mila+iva rispetto ai modelli precedenti qui facciamo un bel balzo e non di poco, questo perchè con questa serie di Plotter si entra nell'elitè delle stampanti per grandi formati. tra le caratteristiche tecniche la prima deifferenza è il supporto dei rotoli fino all'A0 cosa che non avevamo in precedenza una doppia gestione dell'output di stampa con la possibilità di alimentazione manuale per fogli singoli e ailmentatore a Rotolo con Taglierina Automatica, questa tipologia articolare di Plotter non si addice certo ad un tipo di consumatore normale ne tanto meno al piccolo ufficio tecnico, ma ha bensì una sua precisa nicchia di mercato e sono quelle aziende che operano nel campo della grafica o dell'editoria che hanno esigenze di stampa con volumi medio-alti, cosa interessantissima e la dotazione di una doppia testina di stampa per ciascun colore che ne raddoppia di conseguenza le prestazioni rispetto alle tradizionali stampanti per grandi formati e la possibilità di utilizzare due diversi tipi di cartucce in base alle esigenze di stampa che si hanno, anche se anticipo che qualuinque siano i carichi di lavoro, personalmente opterei per le cartucce ad alta capacità e visto che chi compra questi Plotter lo fà proprio per grosse esigenze di lavoro, non credo che prediliga utilizzare le cartucce a bassa capacità, le differenze per il Nero HP90 sono cartuccia standard 400ml costo indicativo 150 euro iva inc. Alta Capacità 775 ml € 230 iva inc., mentre per i colori che sono i soliti tre Ciano/magenta/giallo standard 225ml €130iva inc. Alta Cap. 400ml €170 sempre iva incl. e cadauno, dai dati appena trascritti è abbastanza chiaro che utilizzare cartucce ad alta capacità è molto più conveniente, ma comunque poi alla fine ognuno è libero di scegliere come muoversi, il mio rimane solo un punto di vista. Onestamente avrei potuto dilungarmi molto di più nel parlare di questo Plotter e sono un po indeciso se inserirne un'altro post o comunque creare un raffronto con un'altro tipo appartenente alla stessa fascia ma di un altro costruttore così per vederne e confrontarne pregi e difetti......vedremo ma penso di farlo a breve, comunque nel frattempo auguro una buona giornata

domenica 17 maggio 2009

HP Designjet 510


Nella nostra ampia carrellata dedicata ai Plotter passiamo ora ad analizzare qualche altro modello di fascia leggermente più alta rispetto al modello trattato in precedenza appartenente alla fascia base dei Plotter Hp, ho detto base e non bassa perchè sinceramente non mi sento di dire assolutamente che L'HP Designjet 90 sia un Plotter di basso rango, perchè mi contraddirei in maniera plateale. Comunque il Plotter di cui parliamo adesso e che vediamo nella foto in alto è il Designjet 510, una delle periferiche più adatte e allo stesso tempo più convenienti da utilizzare per professionisti e piccoli studi tecnici, rispetto al modello precedente già abbiamo una differenza non di poco cioè la possibilità di supportare fino al Formato in A1 con velocità di stampa fino a 55 secondi per documenti in tale formato, risulta essere una periferica abbastanza maneggievole e facilmente intuitiva nel suo utilizzo anche per chi si trovi per la prima volta ad utilizzarla e possibile condividerla fino a 3 utenti in un piccolo studio: la connettività standard comprende porta parallela e porta usb mentre la connessione Lan è opzionale. Per quel che riguarda la qualità di stampa non intendo dilungarmi perchè ne ho ampiamente tessuto le lodi nel post precedente al quale vi rimando nell'eventualità in cui non sia stato letto, è utile da sottolineare la possibilità di fornire a chi ne abbia necessità la stampa di disegni CAD di elevata qualità con la possibilità di un buon rapporto prezzo/consumo, infatti su questo modello di Plotter l'HP mette a dispozione la possibilità di stampare con Cartucce da 28ml per chi abbia bassi volumi di stampa o da 69Ml per chi abbia elevati volumi, questo per quel che riguarda i colori mentre il nero rimane sempre da 69Ml. Tra gli accessori fondamentali che vanno a completare l' utilizzo di questo prodotto occorre menzionare il Piedistallo che serve soprattutto come raccoglitore dei fogli. Concludo il post chiedendo a chi eventualmente utilizzi questa periferica un eventuale feedback affinchè possa essere di aiuto a chi abbia bisogno di acquistare un Plotter per stampe di grande formato ma è indeciso su quale prodotto scegliere.........grazie anticipatamente per la partecipazione

Plotter HP


I maggiori produttori di Plotter non sono altro che i mggiori produttori di Stampanti Inkjet, tranne per alcune rarissime eccezioni, come ad esempio la casa costruttrice OCE', gli altri rimangono i soliti noti, tra questi senza dubbio rientra la casa costruttrice statunitense HP, e badate bene che quando parliamo di periferiche HP parliamo di affidabilità e concretezza, non perchè in questo post abbia voglia particolare di tessergli delle lodi, ma perchè cerco di attenermi ai fatti e ai risultati che giorno per giorno vedo e questo e quanto. Comunque per quanto riguarda i Plotter Hp questi fanno parte di una particolare serie che passa sotto il nome di Designjet, sicuramente nota agli utilizzatori perchè sul mercato ormai da anni e per il fatto che avendo a disposizione una ampissima gamma la quale differisce per prestazioni tecniche e di conseguenza per costi risulta essere appannaggio di una vasta gamma di consumatori con fasce di prezzo che possono partire da €1.000 fino a superare ampiamente i 20.000 €uro. Il Plotter che vediamo nella foto è l' HP Designjet 90 uno dei plotter base al momento sul mercato, con un prezzo base che si aggira all'incirca sulle 1300/1400 €uro, ma che comunque in termini di qualità di stampa non ha tantissimo da invidiare ad alcuni "fratelli" maggiori, è un Plotter che supporta fino al formato A2 con Risoluzione di Stampa di 1200x600 sul B/N e di 2400x1200 sul Colore, ottima come accennato in precedenza la qualità degli inchiostri VIVERA sempre uniformi grazie alla funzione di calibrazione automatica con autocorrezione e alla presenza di un particolare Software per la crezione e la calibrazione di profili monitor più profili ICC che garantisce grande fedeltà dei colori che vediamo a monitor, e chi utilizza con una certa assiduità Stampanti o Plotter sà di quanto a volte ci siano delle differenze e non di poco tra le immagini che visioniamo a monitor e i colori che abbiamo poi una volta stampati, anche se è da chiarire che questo particolare software lo troviamo nella versione "90gp". Non nascondo di aver dato di sfuggita e con curiosità uno sguardo nel sito ufficiale Hp e qui ho trovato una dato molto indicativo della qualità degli inchiostri Hp e nello specifico delle cartucce che troviamo in vendita con il Codice 85, secondo alcuni test le stampe effettuate con questo tipo di cartucce correlate a Carta Fotografica Hp Premium questa accoppiata con foto esposto sotto vetro, garantirebbe una durata di circa 82 anni prima che se ne possa verificare un eventuale sbiadimento, bhèè!!!! non saprei sinceramnte come sia stato effettuato questo Test ne con quali mezzi, però non penso che un'azienda di questo rango si metta a dichiarare cose insensate, questo per chiarire che stiamo parlando di periferiche comunque eccezionali di cui avremo modo di parlare e trattare ampiamente nei prossimi giorni.

sabato 16 maggio 2009

Plotter


Come dichiarato nel giorno in cui ha visto la sua luce questo blog esso nasce con la precisa missione di fornire all'utenza una panoramica a 360° su tutto quello che concerne la stampa, trattando in primis e principalmente le Stampanti, ma senza mettere da parte tutte quelle altre periferiche utilizzatissime e richiestissime dai consumatori, in questo ambito iniziamo adesso ad allargare il nostro raggio di azione iniziando a trattare anche qualche altro tipo di periferica senza comunque tralasciare il nostro argomento di punta che restano le stampanti.
Passiamo ora a parlare dei Plotter dapprima ne tracceremo una panoramica generale di come funzionano tali dispositivi poi a lungo andare inizieremo a tracciarne i le caratteristiche principali, i diversi tipi, e quali sono i maggiori produttori. Il Plotter altro non è che una periferica di stampa per grandi formati e al momento il dispositivo più utilzzato per i sistemi CAD dove viene utilizzato per la stampa di grandi Progetti o di Prospetti Architettonici, Meccanici, Elettrici ecc...da qualche anno a questa parte viene utilizzato nel campo della grafica e della pubblicità grazie alla possibilità si di stampare grandi formati come accennato in precedenza, si di poter ritagliare cosa che fanno alcuni specifici tipi di Plotter definiti da Intaglio. In parole povere possiamo definire il Plotter una stampante da grande formato che con il tempo come d'altronde la "sorella" più piccola cioè la Stampante ha subito numerosi cambiamenti sia da un punto di vista estetico cioè di Design che da un punto di vista pratico. Basta pensare che i primi plotter arrivati sul mercato utilizzavano dei Pennini Intercambiali, successivamente messi da parte nel momento in cui abbiamo avuto il boom della stampa ad inchiostro in cui viene utilizzata una Testina di Stampa che agisce in maniera trasversale sul foglio che a sua volte scorre verticalmente (in maniera Longitudinale). Come promesso dopo nei prossimi post analizzeremo in maniera dettagliata queso tipo particolare di Stampante, questa nota introduttiva serve solo per entrare in punta di piedi nell'argomento che andremo a trattare più nello specifico prossimamente.

Multifunzione Brother II



Come promesso, trattiamo ora nello specifico le principali caratteristiche della nuova serie di Multifunzioni A3 Brother, abbiamo già detto che utilizzano una nuova serie di cartucce le LC1100 sempre a colori separati BK/C/M/Y, hanno 4 funzioni in 1 stampa, copia scansiona, fax. Hanno ha disposizione un' ampio schermo Lcd da 3.3 che ne permette grazie ad un apposito programma la modifica delle foto caricate direttamente dalla macchina digitale, senza la necessità di accendere il computer, supportano grazie ad apposite slot la letture di quasi tutte le principali schede di memoria: Compact Flash, Memory StickPro, Secure Digital, altre caratteristiche principali sono la funzione di scan to email e quella di impostare oltre 100 numeri a selezione veloce, per quel che riguarda la stampa hanno una risoluzione fino a 1200x6000 dpi e una velocità di 35 ppm sul nero e 28 sul colore, molto apprezzata la connettività di sia Wireless che cablata che ne consente la condivisione tra tutti gli utenti, la gestione flessibile della carta, con la possibilità di utilizzare 2 diversi cassetti per la carta A4 e per quella in A3, la stampa in A3 senza bordo cosa non ancora possibile per le stampanti laser a colori, sono dotate in oltre di un ADF da 50 fogli che ne permette di inviare e copiare documenti di più pagine semplicemente premendo un solo pulsante. Stiamo realmente parlando di una serie nuova di stampanti che potrebbe ritagliarsi una fasci molto importante di mercato essendo adatta a tutti quegli uffici che necessitano di avere una periferiche dalla quale poter attingere le soluzioni più varie, e soprattutto quello che ne fà la differenza al momento è la possibilità di stampare in A3, cosa che non è possibile con altri dispositivi, le versioni al momento disponibili sul mercato sono 2 la MFC 5890CN e la MFC6490CW i prezzi indicativi di vendita dovrebbero essere tra le 300/400 euro quindi comunque abbordabile viste le funzioni in esse presenti.

venerdì 15 maggio 2009

Multifunzione Brother A3


Fantastico!!!! ecco la nuova serie di Brother Multifunzione in A3 che abbina design innovativo ha concretezza in fatto di stampa e funzioni ad essa annesse, con questa nuova serie di Stampanti la Brother si ritaglia sempre più una seppur piccola fascia di mercato inkjet, sempre conteso dai clossi HP, Epson e Canon, con questo modello viene incontro alle esigenze di tutti quegli utenti che hanno bisogno di un prodotto che gli risolva in un colpo solo tutte le problematiche o i bisogni che possono sorgere ad esempio in ufficio o in piccolo studio, sopratutto se Studio Tecnico. Come per tutti gli altri modelli precedenti anche questo utilizza cartucce a taniche separate, un nero più i tre colori fondamentali ciano, magenta e giallo, con un nuovo codice di cartucce che compare per la prima volta sul mercato, Cod: LC1100 Bk/c/m/y.
Quella che vediamo nella foto è la MFC-6490 una macchina senza dubbio in grado di soddisfare anche clienti esigenti tra le funzioni principali oltre alla funzione di 4 in 1 che significa, che il dispositivo fa da stampante scanner fotocopiatrice e fax, oltre a tutto ciò supporta come accennato anche dal titolo
formati di carta superiori alla normale carta in A4, arrivando al formato A3 è possibile collegarla in rete e dispone di un'ampio Display Lcd a colori che ne permette la stampa diretta anche da scheda di memoria senza l'utilizzo del computer, insomma una vera e propria macchina tutto fare che a lungo andare siamo sicuri che prenderà piede perchè si tratta di uno dei pochi modelli multifunzione in A3, nei prossimi post in attesa di qualche feedback da parte di chi abbia avuto modo di provarla, parleremo delle specifiche tecniche, per quanto riguarda il materiale di consumo, posso anticipare che ne esistono sul mercato 2 versioni differenti, una standard da 450 pagine per il nero e 325 per singolo colore ed una ad alta capacita da 900 pagine per il nero e 750 per colore, di gran lunga più conveniente rispetto alle precedenti nel paragone costo copia.

Consumabili Brother



Negli giro di pochissimi mesi la casa Britannica Brother ha lanciato sul mercato diversi nuovi modelli di Stampanti Multifunzione, alcuni dei quali come la DCP130c o la DCP150c, sono già stati messi in cantiere, sono già fuori produzione, sostituiti dalla DCP145 e dalla DCP 165, entrambe queste ultime stampanti utilizzano nuovi codici di Cartucce, che sono quelle che vediamo nelle immagini che fanno parte di questo post, il loro codice originale è LC980, e vanno a sostituire le precedenti LC970, sostanzialmente non troviamo grande differenza tra questi tipi di cartucce, ne esteticamente se non per dei piccolissimi accorgimenti, ne i termini di durata, infatti la resa dichiarata è simile per entrambi i codici, la cartuccia nera è data per 300 pagine con copertura 5%, quelle colori 260 ciascuna, leggermente inferiori alle LC970. Con questa nuova serie di Cartucce la Brother almeno momentaneamente ha preso in contropiede i produttori di cartucce compatibili, infatti al momento se ne trovano pochissime alternative alle originali, a differenza della serie precedente già largamente commercializzata, penso che dietro il lancio ripetuto di nuove stampanti ci sia una precisa strategia da parte della casa costruttrice che tenta in tutti i modi di riprendere in mano il mercato dei consumabili utilizzati sulle proprie periferiche, cosa che ha largamente perduto con le versioni precedenti, quali ad esempio la già citata e famosissima serie delle LC900 che oramai troviamo dappertutto, anche nelle cartolerie e copisteria che magari di cartucce capiscono ben poco e che troviamo a dei prezzi di tantissimo inferiori rispetto al prodotto Originale, come dicevo dietro c'è sicuramente una specifica strategia, perchè anche i nuovi modelli di stampanti multifunzione A3, che è una delle linee nuove Brother adopera nuovi codici di Cartucce LC1100, che tratteremo nello specifico in seguito, quando parleremo in maniera dettagliata di queste periferiche. Per quel che riguarda le differenze di prezzo tra le LC970 e le Lc980, sinceramnte è pressochè lo stesso, troviamo le nuove leggermente meno costose €16.00 per il nero e €9.00
per ciascun colore, anche se questi ultimi hanno una resa dichiarata di 260 pag. contro le 300 della serie LC970.

















giovedì 14 maggio 2009

Panoramica Brother



Come promesso, obiettivo di questa serie di post è dare più notizie possibili in merito a uno dei produttori che va per la maggiore in questo ultimo periodo. Parliamo cioè delle periferiche Brother, nel precedente post abbiamo sottolineato come una buona parte di chi ha deciso di acquistare queste stampanti, lo ha fatto per il fatto che si può trovare in giro una grandissima offerta di prodotti compatibili, talvolta anche a basso costo, tuttavia come già menzionato in precedenza è doveroso riconoscere e allo stesso tempo mettere al corrente l'utente che non sempre è garantito che queste cartucce vadano bene. E' comunque è possibile che in molti casi la durata delle stesse sia di molto inferiore rispetto alle originali.

L'inchiostro originale Brother è chiamato Innobella, e devo essere sincero dai nostri test non è niente male, andando nel sito brother è possibile trovare tutte le specifiche di tale inchiostro e anche una serie di divertenti "skatch" non sempre di facile comprensione, ma comunque carini in cui il produttore dimostra la differenza tra la qualità del proprio inchiostro e quello utilizzato in alcune compatibili, paragonando una stessa stampa e proiettandola nel futuro, ha dimostrazione di quando il suo inchiostro non perde in nessun modo in termini di qualità e differenza dell'altro che irrimediabilmente tende a sbiadire. Sulla qualità e la durata dell'inchiostro sinceramente non abbiamo niente da obiettare con il produttore, quello che però preme dire è che il consumatore in alcuni casi è quasi costretto ad optare per prodotti alternativi agli originali, per via del costo più elevato e non di poco di queste cartucce, che utilizzano come d'altronde la grande maggioranza di stampanti Fotografiche Taniche di Inchiostro separate per ciascun colore, anche se per dirla tutta rispetto ai modelli che nel passato hanno avuto maggior successo tipo MFC215 o DCP110 e che utilizzavano le famosissime LC900, nei nuovi modelli riscontriamo un piccolo abbassamento dei prezzi di acquisto, che comunque andremo a verificare più nel dettaglio nei prossimi giorni.

Multifunzione Brother



  • Una discreta fetta del mercato Inkjet, se la sta ritagliando la casa britannica Brother, un tempo conosciuta dai più come costruttrice di altri prodotti, quali: macchine per cucire, macchine industriali o etichettatrici,ora si sta a poco a poco sempre di più insediando come una delle pochissime alternative nel settore Inkjet ai tre colossi: HP, Canon e Epson.

Ciò è dovuto ad alcuni fattori fondamentali quali, sicuramente un'ottima qualità degli inchiostri, infatti tutte le nuove stampanti nascono anche come stampanti fotografiche, la versatilità dei prodotti Multifunzione che a volte troviamo nella Versione 3 in 1 altre volte in quella 4in 1 in cui troviamo la funzione oltre che di Stampa - Copia e Scansiona anche di Fax, ma altro fattore cruciale che ne sta spingendo la vendita è la possibilità di trovare soprattutto in rete un'ampia disponibilità di trovare consumabili "alternativi" cioè compatibili agli originali, senza avere tutte le problematiche che riscontriamo nelle cartucce Epson di ultima generazione, anche se qui dobbiamo aprire un discorso a parte perchè in alcuni casi è giusto far presente agli utenti che dietro prezzi, troppo bassi si può celare una bassa qualità dei prodotti e in larga misura degli inchiostri, e questo può alla fine comportare 2 generi di problemi: per primo l'utilizzo di inchiostri scadenti o a basso costo può danneggiare in maniera irrimediabile la testina di stampa che su questi modelli è posta all'interno della stampante e per secondo l'utilizzo di questi inchiostri che in alcuni casi se mi permettete io definirei "annacquati" non sempre garantisce una durata simile al prodotto Originale o comunque ad un Compatibile di buona fattura. Comunque nella serie successiva dei post analizzeremo in maniera più dettagliata le Periferiche Brother, le principali Caratteristiche e anche la qualità dell'inchiostro INNOBELLA.

mercoledì 13 maggio 2009

Differenza Software tra Canon e Epson



Come anticipato, vogliamo tracciare le differenze principali tra il software che gestisce le Stampanti Canon e quello che gestisce le Stampanti Epson, infatti come spiegato in precedenza il software canon nonostante invii ripetutamente messaggi in cui in un certo senso ammonisce l'utente a non utilizzare la cartuccia in maniera appropriata incitandolo in un certo senso e ripetutamente a sostituire la cartuccia, a differenza delle Epson non blocca la stampante, infatti da comunque la possibilità di continuare a stampare con gli altri colori a discrezione dell'utente che in un certo senso viene avvisato ripetutamente dei rischi che va a correre nel momento in cui dovesse stampare con cartucce scariche, c'è da dire che nel momento in cui l'utente forza in un certo senso la stampante deve procedere a vista perchè praticamente il software non monitorizza più i livelli degli inchiostri, lo svantaggio rispetto anche alle cartucce Canon di vecchia generazione è notevole perchè in un certo senso l'utilizzatore non sà più quale siano le reali quantità di inchiostro all'interno delle cartucce cosa che invece riusciva a monitorare con le vecchie Stampanti Canon;

quindi riepilogando il tutto, possiamo dire che le nuove Canon permettono i stampare anche se termina una qualsiasi delle cartucce ma da quelmomento non si può più monitorare la reale quantità di inchiostro delle altre cartucce, mentre le stampanti Epson si bloccano e non permettono di stampare in nessun modo, costringendo l'utente alla sostituzione della cartuccia, cosa che ha i suoi pro e contro perchè mentre se da una parte tutela la stampante, dal possibile utilizzo inappropriato dell'utente che dopo un pò potrebbe rovinarla irrimediabilmente, dall'altra lo costringe a volta ad avere subito pronta la cartuccia di riserva, per non rischiare di lasciare un lavoro a metà. Gradiremo sapere cosa ne pensate voi di questo e quale secondo voi sia migliore come software Canon o Epson? grazie.