martedì 30 giugno 2009

Hp 2560 scheda tecnica

Come detto l'Hp 2560 è una stampante che ha riscosso un'ottima risposta da parte degli utenti, soprattutto domestici che hanno bisogno di "stampantine" affidabili ed allo stesso tempo veloci e compatte, di questo ho ampiamente parlato nel post di ieri, ora è doveroso dare un'occhiata alle specifiche tecniche del prodotto, come ho già accennato parliamo di una stampante abbastanza semplice senza grossi problemi sia in fase di installazione si in fase di gestione, è fortunatamente ancora rimangono queste stampanti nonostante i produttori stessi spingano sempre più noi consumatori verso prodotti All-in One (tutto in uno), ancora danno la possibilità a chi non voglia o preferisca avere solo una semplice stampante e basta optare per questa tipologia di prodotti.
Nonostante si pensi che una stampante del genere sia un semplice pezzo di plastica assemblato, una volta che la si vede all'opera comunque ci si rende conto della sua utilità e maneggevolezza, senza tralasciare l'ottima qualità delle stampe che con una risoluzione di stampa ottimizzata a 4800x1200 non ha niente da invidiare alle stampanti fotografiche di fascia alta.
Certo per chi decida di stamparsi le foto da consiglio vivamente di non utilizzare le cartucce standard cioè la Serie 300 Normale, perchè con pochissime foto si ritroverebbe a secco, ed in effetti se vogliamo andare a trovare il difetto principale di questa stampante lo ritroviamo proprio nelle cartucce standard, sinceramente 4 ml di inchiostro mi sembrano veramente poco, sicuramente Hp avrà le sue ragioni e dietro ci saranno opportune strategie commerciali, ma qualche ml. in più nelle cartucce originali a mio avviso non avrebbe guastato.
Esiste comunque la possibilità di utilizzare cartucce XL ad alta capacità questa tipologia di cartucce per quello che viene dichiarato ha tre volte in più come quantità di inchiostro all'incirca di 12ml, con costo unitario che si aggira intorno alle 28 euro per la cartuccia nera e 34 per la colori circa il doppio delle cartucce standard.
E' mio dovere far presente che siamo lontani rispetto alle quantità di inchiostro presenti nella cartucce di qualche anno , ma come detto siamo davanti a nuove strategie commerciali in cui non intendo intromettermi, il nostro è un blog di contenuti e di informazioni e spero che siano di vostro gradimento, poi per il resto ognuno è in grado di tirar le somme da sè, non c'è bisogno che venga persuaso per forza dalle nostre opinioni.

lunedì 29 giugno 2009

Hp 2560



Dopo svariati post in cui non abbiamo parlato nello specifico di qualche stampante in particolare ma bensì, abbiamo osservato alcuni prodotti attinenti al settore della stampa, ritorniamo a recensire le varie periferiche che giorno dopo giorno si affacciano sul mercato ed in alcuni casi entrano prepotentemente a far parte della nostra vita.

Una delle stampanti che sicuramente nell'ultimo periodo è stata tra le più vendute è l'Hp 2560, in effetti trattandosi di una periferica di fascia bassa che ha come utilizzatore privilegiato il consumatore Home cioè "domestico", automaticamente si splancano migliaia o forse milioni di potenziale acquirenti pronti a far proprio questo modello, soprattutto attirati dal prezzo piuttosto basso del prodotto.

Una stampante come la Hp 2560 è possibile prenderla anche ad un prezzo inferiore alle €50.0 quindi capirete bene che la periferica fa gola anche a chi in effetti utilizza già una stampante, ma in effetti ha bisogno di un prodotto pratico e allo stesso tempo molto maneggevole, ed in effetti viste le dimensioni ridotte, la possiamo tranquillamente paragonare ad una stampante portatile con la differenza che le stampanti portatili hanno dei prezzi molto più alti, rispetto a questa, non variando altresì molto per quel che riguardano le dimensioni.

Questo genere di stampanti resta ancora apprezzata perchè in molti non gradiscono le stampanti multifunzioni per via delle dimensioni più elevate, ma anche in alcuni casi per la falsa convinzione che i sistemi integrati che racchiudono più soluzioni in una siano più soggetti di altri a rompersi, cosa che se forse inizialmente avrebbe potuto avere una certa valenza, nel corso degli anni e con il consolidarsi di questo genere di periferiche io escluderei, perchè abbiamo testato centinaia di multifunzioni inkjet è alla fine veramente in poche hanno dato dei problemi.

Comunque nel prossimo post andremo ad analizzare le specifiche tecniche della Hp 2560, che capirete bene sono molto più semplificate rispetto ad altri generi di periferiche appartenenti a categorie e fasce di prezzo più alte e vedremo anche che genere di consumabili vengono utilizzati su questa serie di stampanti, che alla fine è quello che interessa maggiormente gli utenti.

sabato 27 giugno 2009

Multifunzioni Samsung a confronto



Come promesso voglio analizzare attraverso questo post se ci sono e quali sono le differenze tra la vecchia generazione di Multifunzioni Samsung e la nuova, sostanzialmente da un punto di vista estetico la Scx 4200 e la 4300 sono abbastanza simili, eccetto per il colore grigio per la prima, nero lucido per la seconda, a mio avviso molto più elegante, per il resto le misure sono abbastanza simili, con la 4300 la Samsung si è al momento superata producendo una periferica che per il momento risulta essere la più compatta in assoluto presente sul mercato.

riducendo ancor di più le già ridotte dimensioni della Scx 4200 che quando apparve sul mercato nell'anno 2006 fu premiata appunto per la sua compattezza.

Se andiamo ad analizzare le caratteristiche tecniche che ho ampiamente specificato nel precedente post possiamo notare che le principali funzioni e i principali software utilizzati sulle nuove multifunzioni samsung non sono altro che gli stessi già apparsi negli anni scorsi leggermente modificati e migliorati.

Per quel che riguarda il materiale di consumo cioè i toner in dotazione questi invece differiscono rispetto ai modelli precedenti e hanno una durata minore infatti la nuova generazione di Toner Samsung Codice Mltd1092 per la 4300 ha una durata di 2000 pagine all'incirca 1000 in meno rispetto ai toner che venivano utilizzati per la 4100 e per la 4200, con un conseguente costo copia che di poco ma si va ad alzare, va inoltre sottolineato che i Toner dati in dotazione sono a bassa capacità e dai test che abbiamo fatto durano all'incirca 500 pagine senza impostare la funzione di risparmio toner cosa che può in effetti far recuperare qualcosa da questo punto di vista, all'incirca un centinaio di pagine.

preferisco non dilungarmi in lungo e in largo sulle altre caratteristiche tecniche presenti sulle stampanti perchè ampiamente citate nel post precedente inerente l'Scx 4300 le quali rimangono simili per tutti i modelli citati.

Samsung Scx4300



Una delle Stampanti Multifunzione maggiormente vendute negli ultimi mesi è la Samsung SCX 4300, i motivi di tale successo sono tanti non c'è ne è uno in particolare ma a mio avviso quello che ha spinto maggiormente gli utenti ad orientarsi verso l'acquisto di questa Multifunzione è stato il prezzo molto basso di gran lunga inferiore alle sue dirette concorrenti, e ulteriormente basso se lo andiamo a confrontare con i prezzi delle versioni che hanno preceduta la 4300 e cioè l'SCX 4200 e l'SCX 4100.

E' possibile trovare al momento online offerte che partono da €89.0 iva inclusa è sinceramente è veramente una follia se pensiamo al tipo di modello offerto e hai costi che fino a poco tempo poteva avere un modello del genere.

Il costo sicuramente ha inciso sull'acquisto della stampante, ma un'altro fattore determinante è stato il design innovativo, compatto e allo stesso tempo elegante che stanno facendo della 4300 uno dei modelli di punta della Samsung.

Altre caratteristiche principali sono:

  • la facilità di utilizzo infatti le funzioni One-button di Samsung permettono di accellerare le esecuzioni di un lavoro agendo direttamente sul pannello di controllo, piuttosto che andare ad utilizzare complessi software di gestione.
  • l'ormai noto per chi non è nuovo di periferiche Samsung "Smart Panel" un programma in grado di monitorare in qualsiasi momento lo stato della stampante e la quantità di Toner rimasta.
  • Funzione ID-Copy che permette di copiare rapidamente entrambi i lati di un documento d'identità è sufficiente posizionare il documento nella parte frontale, eseguire la copia, girare il documento e premere nuovamente copia ed il tutto avverrà in automatico, senza problemi come ad esempio di allineamento
  • altra caratteristica interessante da citare e poi termino e il Software in dotazione SmarTru il software di gestione documentale proprietario Samsung, che permette di modificare le immagini sottoposte a scansione, salvarle in differenti formati e impostare i formati di copia-stampa.

nel prossimo post tracceremo le differenze principali tra questa Multifunzione SCX4300 e quelle che l'hanno preceduta SCX4200/4100 che comunque sono state ugualmente un successo per la Samsung.

venerdì 26 giugno 2009

Filtri per Stampanti (Protezione)




Andiamo a vedere realmente quali siano i benefici per l'utente che decide di utilizzare i Filtri per Stampanti Laser questo lo specifico perchè è un prodotto che non è da utilizzare sulle stampanti inkjet perchè non c'è ne sarebbe il benchè minimo motivo.

Come già detto la prima azienda a produrre i filtri è stata la Micronair successivamente seguita da altre aziende, il perchè abbia iniziato a produrre questi prodotti è abbastanza semplice da capire dai test effettuati da svariate società tra cui la TUV Nord una quantità considerevole di polveri fini vengono rilasciate durante l'utilizzo dei toner con la conseguenza che questa polvere venga poi inalata da noi stessi nella maggior parte dei casi a nostra insaputa, ma grazie all'utilizzo dei Filtri si riduce di circa l'85% questa emissione di particelle nell'ambiente, specialmente nella sfera respirabile critica ovvero quelle che misurano meno di 5 Micron fino ad arrivare a 0.1 micron che praticamente sono invisibili all'occhio umano pensate un che bisognerebbe mettere circa 1000 particelle sottili una in fila all'altra per raggiungere lo spessore di un capello.

E' proprio questo che trae in inganno l'occhio umano, cioè il non vedere affatto quello che ci circonda come in questo caso, e quindi sottovalutare i possibili rischi, ora io come ripeto ancora una volta non sono un catastrofista ed in alcuni casi mi è venuto di affermare anche a me che se milioni di persone hanno sempre stampato senza l'utilizzo dei Filtri ora tutto ad un tratto ne viene fuori il bisogno?

E' normale che venga fuori questa domanda però vi posso assicurare che il prodotto non è una bufala, ora sinceramente quando il respirare polveri sottili possa incidere alla nostra salute è difficile quantizzarlo, ma è anche vero che il prevenire è meglio del curare e quindi chi ne ha le possibilità è invitato a provare. (Provare per Credere).

Ultima cosa e termino l'argomento, a chi interessi sapere se l'utilizzo dei filtri va ad incidere sulle prestazioni della stampante; la risposta è No non vi sono pericolosi incrementi di temperatura effetti negativi sulla qualità della stampa.

Invito chi avesse testato il prodotto a lasciare un eventuale feedback nel frattempo vi auguro un buon pomeriggio.

giovedì 25 giugno 2009

Filtri per Stampanti Laser



Ieri abbiamo introdotto in linea generale del perchè abbiano fatto comparsa sul mercato i Filtri per Stampanti, e quali realmente siano i rischi causati da inalazione di polveri sottili anche se ribadisco è stata tracciata solo una linea di massima, con questo non si ha la presunzione di asserire che una cosa sia certa e vera al 100%.

Comunque prima azienda a inserire a catalogo questa nuova linea di prodotti è stata Prink poi a seguire altre aziende si sono e si stanno muovendo verso questa tipologia di prodotto; i filtri Prink vengono prodotti da MicronAir e ne esistono di tre versioni MicA70/80/100 ciò è dovuto alle diverse tipologie di Stampanti, Fax e Fotocopiatrici presenti sul mercato che a loro volta vengono suddivise in diverse tipologie di fasce di prezzo con il risultato che a volte ci ritroviamo di fronte a "stampantine" con una piccolissima griglia dalla quale fuoriescono polveri sottili, altre volte abbiamo a che fare con stampanti di granlunga più performanti e di grandezza più ampia con il risultato che anche le griglie di emissione del calore sono più grandi.

In effetti bisogna andare a fare uno studio accurato, già solo per controllare quale sia l'installazione più consona per la propria stampante essendo queste in genere differenti da modello a modello, in alcuni casi ci sono stampanti che necessitano di più di un filtro per avere una copertura sicura della propria stampante, per sicura intendo dire che non rimangano zone scoperte dalla quale possano fuoriuscire queste "microparticelle".

Su questo passaggio c'è da fare una precisazione molto importante perchè non è sempre facile capire subito quale sia il punto giusto in cui installare un filtro, quello che è importante è individuare il punto giusto d'installazione altrimenti non si risolve un bel niente, in genere le stampanti hanno più griglie una dalla parte in cui è posta la ventola fuoriesce il calore e di conseguenza le micropolveri ed è propri lì che andremo ad installare il o i filtri, mentre dall'altra parte la stampante aspira l'aria dal di fuori ed è chiaro che installarvi un filtro non servirà ad un bel niente.......

comunque proseguiremo il discorso nel prossimo post perchè c'è ancora altro da dire...ma è giusto articolare il tutto in una maniera che sia il più comprensibile possibile.

mercoledì 24 giugno 2009

Filtri per Stampanti (Introduzione)



A chi non ne fosse ancora venuto a conoscenza volevo segnalare l'introduzione a catalogo da parte di una delle più note aziende operanti nel settore cioè "Prink" di una nuova serie di Filtri MicronAir di cui ne possiede l'esclusiva almeno per quel che mi è dato sapere per la pubblica amministrazione, ma naturalmente non avendone la certezza piena invito qualcuno a segnalarmelo....

ma a parte questo quello che voglio segnalare è l'estrema utilità di questo prodotto, che è nato per venire incontro alle problematiche di cui già da tempo si discuteva ma della quale ancora nessuno aveva perlomeno tentato di porvi rimedio e che è l'emissione di polveri sottili da parte delle stampanti laser, ora mi rendo conto della complessità dell'argomento perchè nel momento in cui introduciamo un argomento come questo in molti mi chiederete:

"Ma allora stampare con il laser è nocivo per la salute?", perchè nel momento in cui al consumatore si va a proporre un articolo del genere si da per scontato che allora le emissioni ci siano e che siano anche nocive per la nostra salute.

Quello che personalmente mi sento di dire è che è inutile nasconderci e girarci intorno sono anni che nell'ambiente circolano queste voci a volte allarmanti altre volte un meno questo dipende dai periodi, in cui si dice che l'emissioni di polveri sottili ed in particolare delle particelle carboniose styrene e nerofumo vengano direttamente da noi respirate ed inalate con conseguenti problemi respiratori, io premetto che con questa nuova serie di post non voglio passare assolutamente per un'allarmista o un catastrofista perchè è contro il mio modo di vedere le cose,

dico solo che è vero che sono anni che ci sono persone chiuse negli uffici che stampano dalla mattina alla sera e pure non hanno ancora avuto problemi, però è anche vero che esistono studi condotti da persone specializzate che hanno appurato che l'emissione di polveri sottili è una realtà e che quindi è opportuno prevenirla e di certo l'introduzione di un prodotto come i filtri che dai prossimi post andremo ad analizzare nel dettaglio è sicuramente un valore aggiunto molto importante per chi correttamente informato decida di farne uso.....ma per le principali caratteristiche vi rimando ai prossimi post.

martedì 23 giugno 2009

ReDuRan (Scheda Tossicologica)



Andiamo ad analizzare come promesso le principali proprietà del prodotto recensito e consigliato nella giornata di ieri, perchè è doveroso nel momento in cui si consiglia un prodotto ad un pubblico ampio degnarsi di fornire per lo meno le principali caratteristiche del prodotto stesso.
Reduran è un lavamani speciale per le macchie di coloranti ed in principal misura di quelle derivanti da inchiostro, nella sua composizione troviamo una sostanza "riducente" che trasforma i coloranti riducibili nella loro forma incolore, rendendoli così facilmente asportabili anche per mezzo della comune acqua.
Nel post di ieri o segnalato la scia di odore di Zolfo non certo delle migliori che il prodotto lascia nel momento in cui ne terminiamo il risciacquo e ciò è dovuto alla sostanze di cui si compone il prodotto in particolar modo dell'olio di Ricino che va ad integrare l'azione pulente e detergente dei tensioattivi e dell'abrasivo naturale Astopon che è una particolare farina di gusci di noce nobilitata ed è una sostanza completamente biodegradabile.
Per quel che riguarda i test di tollerabilità questi sono stati ampiamente testati e i risultati sono quelli di una tollerabilità ampiamente accettabile per questa tipologia di lavamani, per quel che mi riguarda non ho che parlare bene di questo prodotto, mi rendo conto che è probabile che ci sia un target di lettori appartenente a questo blog ai quali non interessi granchè del Reduran, perchè non si sono mai sognati di andare a ricaricare una cartuccia, ma era doveroso segnalare il prodotto a tutte quelle persone che hanno deciso di optare quando c'è ne è la possibilità per la ricarica fai da te ma che si sono ritrovati anche le mani completamente imbrattate dall'inchiostro senza sapere come fare per pulirle in maniera decente e performante,
perchè di una cosa posso dare testimonianza ed è quella che senza questo prodotto al momento è veramente dura andare a trovare un prodotto che dia risultati cosi immediati.
E quindi in conclusione se devo esprimere il mio parere reputo il Reduran Spezial un prodotto "Magico" per quel che riguarda la pulizia della macchie da inchiostro.

lunedì 22 giugno 2009

ReDuRan



Reduran? e che sarà mai e soprattutto che cosa c'entra questo con le stampanti!

Probabilmente è la prima domanda che può venire fuori perchè tutto può sembrare "questo" tranne che un prodotto affine al nostro settore ma in realtà anche se in molti ancora ne ignorano l'esistenza questo prodotto sta diventando importantissimo ed utilissimo per chi opera nel settore, a me personalmente ha risolto non pochi problemi e penso che come ha aiutato noi può aiutare tanti altri, e per questo ho deciso di recensirlo.

Senza troppi giri di parole e giochi linguistici passo alla descrizione del prodotto: per chi giornalmente opera nel settore di certo sarà capitato di imbrattarsi le mani con l'inchiostro, vedi perchè ti portano delle cartucce che sembrano terminate ma in realtà non lo sono del tutto o se ad esempio decidi di ricaricare direttamente la cartuccia perchè la reputi in buone condizioni comunque fatto sta che una cosa è certa e che quasi sicuramente ci macchieremo le mani, lo so che questo potrebbe sembrare una sciocchezza ma vi assicuro che non lo è, tralasciando l'immagine antiestetica che può avere trovarsi con le mani imbrattate nel momento in cui ai che fare con persone che incontri magari per la prima volta, il problema è che non è per niente facile eliminare del tutto il problema e ve lo dice uno che ha provato decine di prodotti ma sempre con scarsi risultati, senza contare il tempo perso, ecco che alla fine siamo riusciti a trovare il prodotto adatto, l'unico che al momento da i risultati sperati che come si suol dire "ci toglie le castagne dal fuoco" nel prossimo post analizzeremo la scheda tecnica del prodotto di cui ricordo il nome "Reduran Spezial" quello che al momento posso affermare con cognizione di causa è che il prodotto da risultati straordinari, per rendere chiara l'idea di come è fatto il prodotto vi posso dire che somiglia molto alla comune "pasta lavamani" naturalmente con composti chimici differenti ma il suo utilizzo è identico basta spalmarne una piccola quantità sulle mani non umide strofinare a fondo e dopo di che risciacquare e Voilà le mani sono come nuove,

ultimo consiglio dopo aver terminato questa operazione è opportuno risciacquare con un di detergente liquido per via dell'odore non certo eccezionale che rilascia il prodotto, ma vi assicuro che i risultati che dà fanno dimenticare tutto il resto.

Quindi d'ora in poi anche il problema delle macchie da inchiostro è risolto, gradirei da qualcuno un feedback su questo articolo, fateci sapere se lo avete ritenuto un post utile e in che modo vi ha aiutato.....grazie!

sabato 20 giugno 2009

Cartucce Ricaricabili II



L'argomento cartucce ricaricabili è abbastanza ostico e in alcuni casi può generare come detto dei malintesi, anche io ad esempio nel post precedente ho detto che le cartucce epson non sono ricaricabili, ma ho sbagliato a non precisare che quelle non ricaricabili sono le cartucce originali, mentre esistono ad esempio cartucce vuote definite "no sponge" perchè senza spugna che possono essere ricaricate, questa tipologia di cartucce e ricaricabile più volte ma ogni volta va azzerato il microchip montato sulla cartuccia che ne ripristina il livello dell'inchiostro, se questa tipologia di cartucce ha avuto grande successo per le primissime epson che utilizzavano cartucce con taniche di inchiostro separate,
un meno la stanno avendo con gli ultimi modelli per via degli aggiornamenti firmware che ripetutamente vengono effettuati da epson su tutte le nuove stampanti messe in commercio, e che stanno creando non pochi problemi ai produttori di cartucce compatibili.
Altra tipologia di cartucce ricaricabili è quella definita "monoblocco" e sono le cartucce con testina integrata vedi ad esempio Hp21/22/27/28/56/350 e via dicendo, queste cartucce sono ricaricabili a patto che:
  • la cartuccia venga ricaricata non appena è terminata o per lo meno entro un breve lasso di tempo
  • e soprattutto, venga utilizzata con una certa frequenza, è questo infatti il vero segreto che sta dietro una buona riuscita di una ricarica inkjet e cioè che la cartuccia la si utilizzi spesso con questo non si chiede di stampare come dei matti, ma nemmeno di abbandonare la stampante nel dimenticatoio.

Quindi abbiamo capito che è fondamentale che la stampante stampi, scusate il gioco linguistico, altrimenti non ha nessun senso ricaricare le cartucce, se si consuma una cartuccia all'anno, usarne una originale è la migliore soluzione, su questo non c'è niente da aggiungere.

Quando parlo di cartucce "monoblocco" intendo non solo cartucce Hp, ma anche cartucce Lexmark e alcune tipologie di Canon vedi ad esempio Pg40, Cl41, Pg37, Cl38 e via di seguito, tenendo sempre presente che in molti casi le cartucce ricaricate risultano sempre scariche per la stampante ma che comunque nella maggior parte dei casi continuano comunque a stampare senza bloccarsi.

Il capitolo "comportamento cartucce ricaricate" merita un argomento a parte perchè è differente da stampante a stampante, ma richiede comunque degli articoli diversi da questo per via dell'argomentazione abbastanza lunga.....ne parleremo comunque in seguito.

Cartucce Ricaricabili



Voglio proseguire a parlare dell'argomento che ho introdotto nel post precedente dando dei chiarimenti che per chi non opera direttamente nel settore, ma per chi è solo un consumer saranno delle vere e proprie "pepite d'oro" non voglio esagerare in questo tantomeno sto svelando un'arcano mistero, bensì cerco di chiarire una volta per tutte quali sono le cartucce che l'utente può realmente ricaricare, e quando è veramente utile procedere alla ricarica;

come detto prima circola "la leggenda" che tutte le cartucce si possano ricaricare e attraverso questi post stiamo cercando di sfatare il tabù, abbiamo visto come per alcuni fax ci siano grossi problemi, gli stessi che ritroviamo per esempio con le cartucce epson, anche queste ad esempio non sono cartucce ricaricabili, per 2 motivi:

  • l'intelaiatura della cartuccia presenta delle piccole aperture fatte con lo scopo esclusivo di "boicottarne" la ricarica
  • il microchip post sulla cartuccia almeno per gli ultimi modelli dà non pochi problemi di resettaggio e di conseguenza la cartuccia continua a risultare scarica e non parte

stesso discorso sulle cartucce Brother questo tipo di cartucce negli ultimi modelli somigliano sempre più a cartucce tipo plotter in miniatura senza spugna, che da una parte ne migliorano le prestazioni di stampa, dall'altra ne impediscono anche in questo caso la ricarica.

Questa tipologia di cartucce almeno al momento e fino a quanto non ci saranno grossi scossoni non è coperta da brevetto e quindi se qualcuno vuole optare per una soluzione differente dal consumo di taniche originali può usufruire di quelle compatibili senza perdere tempo ad ingegnarsi per la ricarica che poi alla fine non funzionerà........

ma allora tutto questo "brusio" che parla di cartucce ricaricabili, ma scusate sarà vero o è solo una montatura per creare interesse per il settore?

la risposta nel prossima post...........................!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Cartucce per Fax



In merito a questo argomento c'è da fare una piccola premessa, perchè in molti o perlomeno in chi non è un'esperto del settore è viva la credenza che tutte le cartucce siano ricaricabili, è in alcuni casi è anche difficile spiegare che non tutte le cartucce di stampa siano ricaricabili, in alcuni casi e con alcune persone in particolare bisogna dare veramente il massimo per riuscirle a convincere,

ma a parte questo cerchiamo di vedere quello che è possibile fare al momento, come inizio ho deciso di partire dalle cartucce inkjet per fax perchè purtroppo negli ultimi tempi e sugli ultimi modelli da poco in circolazione stanno dando non pochi problemi, fino allo scorso anno qualsiasi fax inkjet che uscisse in commercio fatta eccezione per la cartuccia starter cioè la cartuccia che viene data in dotazione con il fax e che non è ricaricabile bastava procedere ad un nuovo acquisto della cartuccia originale e dopo che questa era terminata, procedere con la ricarica attraverso i già noti flaconcini di inchiostro.

Il comportamento del fax era abbastanza simile nella maggior parte dei modelli dopo l'installazione della cartuccia veniva fuori un messaggio sul display in cui si chiedeva all'utente se era stata sostituita la cartuccia bastava dire si è il gioco era fatto, ne seguiva un breve ciclo di caricamento della cartuccia e di seguito una stampa di prova e via a lavorare con la cartuccia ricaricata per la felicità dell'utente che si era risparmiato un bel di soldi.....

parlo al passato ma in realtà è ancora una pratica attualissima per chi abbia questa vecchia generazione di fax, il problema sta sorgendo sulla nuova generazione di fax che visti sia dall'esterno che dall'interno sono praticamente identici a chi li ha preceduti ma che ahimè non riconoscono le cartucce ricaricate, nel momento in cui si reinstalla la cartuccia ricaricata il fax la riconosce subito e continua a dare messaggio di cartuccia esaurita, quindi per chi decidesse di fare acquistare questi fax ingolosito anche dal prezzo abbastanza basso per poi affidarsi alla ricarica della cartuccia....lo sconsigliamo vivamente perchè è stato effettuato più di un test e al momento non ci sono possibilità di riconoscimento della cartuccia ricaricata tantomeno possiamo dare garanzia che a breve arrivino sul mercato cartucce compatibili anche perchè in questo caso parliamo di cartucce coperte da brevetto.

venerdì 19 giugno 2009

Cartucce Epson


Vediamo allora quello che sta succedendo nel mercato italiano, come già accennato ieri in seguito alla sentenza emessa negli USA che dichiarava illegale la vendita di cartucce compatibili Epson che potevano andare a ledere i brevetti depositati dalla casa nipponica,
una buona fetta delle aziende che commerciavano tali prodotti negli USA ha spostato il proprio business nel vecchio continente europeo sempre bistrattato e denigrato ma pur sempre il secondo mercato al mondo,
da qui ne è nata una versa e propria corsa al ribasso che ha portato ad un abbassamento si dei costi delle compatibili ma anche ed era inevitabile tutto questo anche ad un abbassamento della qualità del prodotto.
Ma quello che a noi interessa è in Italia che succederà??? nell'ultimo anno e mezzo abbiamo avuto anche qui da noi un abbassamento di alcune tipologie di cartucce compatibili Epson anche se a dire il vero non di tutte, vedi ad esempio la serie delle cartucce T071X su questa tipologia di cartucce tutto si può dire tranne che costino meno delle altre, ma aldilà di questo quello che dobbiamo analizzare è che gli stessi brevetti riconosciuti negli Usa ad Epson sono depositati anche qui da noi, quindi prima o poi è probabile che anche qui succeda lo stesso e allora sorge spontanea una domanda:
D) Finirà il mercato delle compatibili?
R) Penso di no, almeno negli Usa non è finito certo c'è stata una grossa "scremata" di tutte quelle aziende che non avevano le possibilità e le tecnologie necessarie per dare una pronta risposta alla sentenza emessa, ma ci sono anche aziende come Ninestar ancora saldamente ancorate al mercato, stessa cosa qui in Italia grosse aziende distributive come Prink, Ecostore, e via di seguito si sono già mosse ed hanno stretto partnership con aziende che riescono mandare in produzione cartucce che non vanno a ledere i brevetti Epson, basta aprire una scatola di queste cartucce e notare come esse siano molto diverse dalle originali, intendiamoci bene:
la forma è la stessa ma alcune cose basilari che compongono la struttura basilare delle cartucce differiscono dalle originali, questo fa comunque ben sperare per chi ancora opera nel settore, fermo restando che ancora una volta bisogna avere la voglia di rimettersi in discussione e investire in nuove risorse e nuove tecnologie.

giovedì 18 giugno 2009

Cartucce Epson (Sentenza)



Iniziamo ora a trattare un'argomento un "spinoso" per favore passatemi il termine ma è un capitolo abbastanza delicato che rischia di cambiare le sorti di tantissime aziende che hanno incentrato il loro business su questo mercato.

Nella fine del 2007 una sentenza governativa dell'ITC organo statunitense

http://www.usitc.gov. ha rappresentato una pietra miliare nel settore delle cartucce per stampanti, la sentenza emessa dall'ITC ha riscontrato che tutte le cartucce compatibili violano brevetti detenuti da epson e di conseguenza ne è stato proibita l'importazione negli USA di tutte quelle cartucce che vanno a violare questi brevetti, se da una parte risulta essere chiaro quello che succederà negli Stati Uniti, non lo è affatto per l' Europa e l'Italia.

La sentenza parla chiaro taglia fuori tutte quelle aziende che finora hanno importato o comunque commercializzato cartucce che andavano a ledere i brevetti depositati da Epson, e di conseguenza chi non sarà in grado di produrre cartucce di nuova generazione è fuori dal gioco senza alcuna possibilità, alcune aziende hanno rinunciato completamente a questo mercato, mentre altre tra le quali Ninestar ha pubblicamente e subito dichiarato che andrà avanti avvalendosi sempre più di nuove tecnologie, ma questa sentenza che definirei epocale rischia di giungere fino a casa nostra perchè il discorso è abbastanza semplice, facendo 2 conti il mercato Usa vale il 35% del consumo mondiale di cartucce inkjet, essendo questo mercato "offlimits" per le aziende che violano i brevetti epson è normale che queste si affidino al mercato Europeo secondo al mondo è momentaneamente ancora aperto.

Con un'offerta così forte i prezzi sono destinati a diminuire e non di poco rendendo il mercato una giungla in cui ognuno cerca di ritagliarsi il proprio spazio a suon di abbassamento dei prezzi che in alcuni casi portano a marginalità pari a zero, immettendo sul mercato un di tutto dal prodotto buono a quello scandaloso, con il rischio in un futuro breve di portare irrimediabilmente il comparto di cartucce compatibili alla disfatta....

mi rendo conto che questo sembra uno scenario apocalittico, ma il problema c'è e lo stiamo iniziando a vedere con questo, non voglio cantare la disfatta del settore assolutamente, ma spero solo che si riesca a regolamentarlo in maniera tale che le aziende che fanno sul serio, che lavorano sodo, che per anni hanno investito risorse nel settore non ne escano con l'etichetta di aziende di quarta serie e solo questo che si chiede agli organi che sono predisposti a vigilare, poi per il resto è giusto che chi sbaglia debba pagare su questo non ci piove;

nel prossimo post analizzeremo comunque quello che nel corso dell'ultimo anno è successo nel "bel paese"cercando di capirne le prospettive future.

mercoledì 17 giugno 2009

Compatibili Canon Pgi520



Attraverso questo post diamo comunicazione che alcune aziende operanti nel settore hanno iniziato a commercializzare le cartucce compatibili per Canon Pgi520 e Cli521, è vero che al momento questa tipologia di cartucce non ha grandissimo mercato però tenendo presente che a poco a poco stanno uscendo sempre nuovi modelli Canon che continuano ad utilizzare queste cartucce e comunque ad oggi risultano essere già 7 Pixma IP3600, IP4600, MP540, MP620, MP630, MP980, MX860, ma tutto fà pensare che altri modelli che usciranno a breve continuino ad utilizzare questa tipologia di codici, quindi avere comunque una valida alternativa alle originali per noi consumatori è sempre una cosa positiva.

Quello consiglio sempre è di diffidare sempre dalle compatibili Low cost con prezzo troppo basso, è vero che le cartucce compatibili devono costare meno delle originali ma è anche vero che devono garantire non dico la stessa qualità di stampa ma almeno che ci vadano vicino altrimenti sinceramente non vale la pena utilizzarle,

quindi vi consiglio vivamente per chi ha deciso di optare per queste cartucce di ricercare quelle che diano maggiori garanzie al momento il mercato è pieno di aziende che commercializzano cartucce compatibili, per favore acquistate da chi vi fornisce la garanzia, così perlomeno potete stare tranquilli.

in conclusione inserisco la scheda tecnica di queste cartucce che sono in totale 5, infatti su questi modelli Canon utilizza 2 diversi tipi di nero uno pigmentato e, l'altro fotografico rispettivamente da 260pagine per il Nero PGI520 e 370 per il Nero CLI521 Bk, stessa durata per i tre restanti colori CLI521 C/M/Y entrambi da 370 pagine.

Approfondimento Return Programm



Prometto di fare solo un brevissimo commento al Return Programm istituito dalla Lexmark, perchè mi sentivo di aver troncato i precedenti post senza andare ad analizzare realmente come è stato concepito questo servizio che l'azienda statunitense ha istituito per i propri clienti.

Dapprima Lexmark ha creato un programma per la raccolta delle cartucce che prevede molti metodi di restituzione delle cartucce ed è sostenuto da esclusive alleanze sparse per l'intero pianeta, in genere le istruzioni specifiche per ogni nazione sono disponibili online o in alternativa è possibile portare le cartucce esauste presso dei Rivenditori Autorizzati che aderiscono al programma;

in seguito è stato istituito anche il Programma Return ampiamente trattato nei post precedenti questo tipo di cartucce vengono scontate al consumatore finale rispetto al prezzo che andrebbe a pagare con l'acquisto della stessa serie di cartucce ma che non partecipano al programma, il concetto Lexmark è questo:

Il cliente si impegna a restituire a Lexmark le cartucce vuote utilizzate esclusivamente una sola volta per permetterne un giusto riutilizzo del vuoto ed in cambio l'azienda fà uno sconto al cliente per aver partecipato al programma, mentre le cartucce standard vengono vendute al prezzo normale anche se vi è sempre la possibilità di smaltirle attraverso il programma "recupero cartucce esauste".

Era doveroso a completamento di questa serie di post tracciare il perchè Lexmark ha creato quest'altro programma parallelo e qual'è il suo scopo che ancora non è stato citato ma che è abbastanza chiaro, cioè quello di fidelizzare il cliente evitando che si faccia rigenerare la cartuccia da qualcun'altro, se da una parte può comunque essere un piccolo passo in avanti per gli utenti che utilizzano queste stampanti dall'altro mi sento di dire che ancora i prezzi Lexmark sono un tantino alti e anche effettuare degli sconti che alla fine si aggirano sempre tra il 10/15% non risolve del tutto i problemi soprattutto di quel target di clienti che hanno comprato in molti casi queste stampanti perchè sedotti da un prezzo di acquisto ampiamente sottocosto....

ma questo è un'altro discorso e merita un discorso a parte che poi tratteremo più approfonditamente.

martedì 16 giugno 2009

Lexmark "Return Program" 2



  • Come promesso qui di seguito troverete tutti i codici di Cartucce Lexmark per il quale l'azienda statunitense sta utilizzando il programma di recupero dei vuoti inserisco i codici numerici che in genere troviamo sulle scatole perchè altrimenti inserire tutto il codice originali renderebbe il tutto incomprensibile:

  • Lexmark N° 23 - 24 - 28 - 29 - 14 - 15 - 41 - 42 - 36 - 37 - 36xl - 37xl, in genere rispetto alle cartucce che riportano sulla confezione lo stesso numero ma che non partecipano al programma di recupero hanno anche un codice identificatico diverso infatti le cartucce No return program come già segnalato nel precedente post riportano oltre al Numero la lettera A es 36A, è questo vi servirà e non poco nel momento in cui procederete all'acquisto della vostra nuova cartuccia sarete voi a decidere se acquistare una cartuccia ricaricabile anche da "voi" volendo o preferite prenderne una non ricaricabile che l'azienda si impegna a scontarvi.

vi anticipo che lo sconto non è poi così esorbitante come inizialmente si poteva pensare di solito è del 10-15% rispetto al prezzo della cartuccia normale, fate comunque attenzione alla cartuccia "Starter" cioè la cartuccia che trovate in dotazione con la stampante, nessuna di quelle cartucce è ricaricabile e quella che si trova in dotazione nella stampante non è carica al massimo, anzi a dire il vero è al 30% per qusto a volte vi potete ritrovare in prezzi di stampanti Lexmark così bassi.

Penso e spero che questo post vi sia stato di aiuto e sinceramente gradirei una vostra valutazione o comunque un commento se lo avete ritenuto utile, lo sò che a volte andiamo di corsa è non abbiamo il tempo di fare tutto, ma a noi può aiutarci eventualmente a migliorare ancora di più il nostro servizio.

Lexmark "Return Program"


Per chi non ne fosso a conoscenza, vogliamo segnalare che la Lexmark da un pò di tempo ha introdotto nel proprio catalogo di Consumabili un nuovo sistema definito "Return Program" a dire il vero il servizio esiste già da qualche anno ma nel corso di questo periodo ha subito alcune importanti variazioni soprattutto per quel che riguarda le cartucce inkjet, infatti le nuove serie di cartucce originali lexmark che per maggiore comprensione citiamo solo attraverso i codici numerici che troviamo sulla confezione come ad esempio le Lexmark 14 - 15 - 23 - 24 - 28 - 29 - 36 - 37 - 41 - 42 e via dicendo....... su alcune confezioni riportano nella parte alta della scatola nel lato sinistro se si guarda il pacco dal davanti una dicitura "Return Program Cartridge" e questo sta a significare che queste cartucce non sono ricaricabili, ma utilizzabili una sola volta e nel momento in cui la stampante segnala che sono finite si blocca definitivamente impedendone ogni sorta di ricarica.
L'idea di Lexmark è quella di indurre il cliente a restituire direttamente la cartuccia vuota al produttore che in questo modo si impegna a rigenerarle in maniera corretta, quello che sinceramente mi chiedo è se Lexmark è in grado di mandare in produzione cartucce che una volta terminate non possono più esser ricaricate o comunque manipolate dalla "concorrenza" perchè non lo fà con tutti i tipi di cartucce? sinceramente è una domanda che mi sto ponendo ma a cui non riesco a trovare una risposta veramente esaustiva, perchè sugli stessi codici di cartucce ad esempio troviamo le versione Return Program, e quella normale che in genere è riconosciuta perchè oltra al numero identificatico troviamo la lettera A es. (14A).
Nel prossimo post comunque andremo ad inserire tutti i codici che al momento esistono nella doppia versione ed analizzeremo come è fatto questo programma di recupero "targato" Lexmark.

lunedì 15 giugno 2009

Magic Liquido



Come promesso abbiamo caricato un'immagine dimostrativa per un corretto utilizzo del liquido di pulizia "Magic Liquid", qui viende spiegata la pulizia su una testina Epson che di solito sono quelle che maggiormente danno dei problemi agli utenti che non hanno un frequente utilizzo della stampante.

Praticamente il liquido và inserito direttamente negli ugelli della testina (vedi cerchio rosso) perchè è da lì che deve passare l'inchiostro e se non passa vuol dire che c'è un 'incrostazione, è molto probabile che si sia creato un "grumo" di inchiostro e che con il passare del tempo si sia solidificato bloccando così il successivo passaggio dell'inchiostro. Per ottenere dei buoni risultati consigliamo di inserire circa 1ml di liquido in ognuno degli ugelli che contraddistingue i diversi colori e dopo reinserire le cartucce e lasciarle riposare per qualche ora, controllando poi il risultato che di solito è positivo a meno che non si tratti di un'otturazione abbastanza grande....

Il Magic liquid è molto utile anche per le cartucce monoblocco con testina di stampa integrata (tipo HP) e su quelle cartucce è anche molto più facile utilizzarlo infatti basta applicare qualche goccia sulla testina e lasciarla riposare, a volte può capitare infatti che le cartucce siano piene ma che l'inchiostro non passi per via di un piccolo intasamente sulla testina di stampa.

Come detto già in precedenza il Magic Liquido non è un prodotto miracoloso ma non si può certo nascondere la sua utilità, a noi personalmente a risolto in molti casi un sacco di grattacapi e visto il prezzo irrisorio sarebbe opportuno tenerne un flaconcino sempre disponibile sia per chi utilizzi cartucce con testina integrata, sia per chi abbia stampanti tipo Epson o Brother che hanno testine di stampa separate, in entrambi i casi può risolvere molti grattacapi.

Sblocca Testine



Il Prodotto nella foto di fianco è il Magic Liquid, è un prodotto liquido in grado di sbloccare le Testine di Stampa che a volte causa inutilizzo prolungato risultano essere bloccate nonostante le cartucce o le taniche abbiano ancora al loro interno inchiostro.

La composizione chimica del liquido è stata formulata partendo da una base di acqua osmotizzata, esso contiene una percentuale maggiore di molecole di ossigeno che consentono in modo naturale il lavaggio dei condotti senza andare ad intaccare con agenti corrisivi quali ad esempio le sostanze alcoliche le delicate pareti dei canali dell'inchiostro, in aggiunta dobbiamo dire che il Ph neutro della soluzione non corrode nel lungo periodo la piastra di silicio microperforata e libera da eventuali incrostazioni.

L'utilizzo di questo liquido è particolarmente consigliato come alternativa alla pulizia testine attraverso il software delle stampanti, perchè per prima cosa si evitano sprechi di inchiostro e di conseguenza di soldi in alcuni casi inutili, per il fatto che molte volte effettuare ripetuti cicli di pulizia non va a migliorare la condizione delle testine di stampa anzi in alcuni casi se sono bloccati i tubicini di aspirazione posti sotto la testina di stampa e che hanno la funzione di aspiare l'inchiostro in eccesso che fuoriesce dalla testina, il procedere con cicli di pulizia via software non farà che peggiorare il problema visto che l'inchiostro non riuscendo a trovare una via di uscita inizierà a schizzare all'interno della stampante stessa.

Nel prossimo post inseriremo qualche immagine in cui si vedrà come utilizzare al meglio il liquido di pulizia, e su quale genere di cartucce è preferibile l'utilizzo, per il momento quello che possiamo dire che siamo davanti ad un buon prodotto, che certamente non può fare sempre dei miracoli ma che in molti casi ci ha dato delle soddisfazioni è quindi lo consigliamo visto anche il prezzo accessibilissimo che in alcuni casi può essere anche inferiore alle 5 euro.

sabato 13 giugno 2009

HTC Cruise



E' giusto che un blog che parla di Stampanti e in genere di periferiche ogni tanto si conceda si strizzare un pò l'occhio a tutte le novità che l'hitech ci porta ed andare a vedere cosa di buono bolle nella pentola!!!!

Non è sicuramente un mistero che gli smartphone siano una delle manie del momento è quindi è giusto andare a recensire almeno quando ne abbiamo le possibilità i migliori prodotti che il mercato ci propone, uno dei prodotti di maggior successo è stato e continua ad essere anche con il nuovo aggiornamento l'HTC Touch Cruise giunto alla seconda versione, che si è rinnovato portando con sè non poche novità racchiuse in una scocca più elegante e compatta.

Questo dispotivo che possiamo definire tuttofare sfrutta in mmaniera innovativa il ricevitore Gps integrato, grazie all'applicazione Footprint, è possibile infatti costruirsi un vero è proprio diario di viaggio personale utilizzando non solo la scrittura ma scattando invece una foto del luogo o di ciò che vogliamo immortalare, utilizzando una fotocamera da 3.2 Mp, aggiungendo poi a nostro piaciemnto commenti audio e testuali per arricchire il tutto;

altro optional è il navigatore satellittare che è in grado di identificare qualsiasi immagine con precise coordiante Gps e grazie allo schermo touchscreen da "2.8", è utilizzabile anche durante la navigazione in macchina.

Se andiamo a vedere le caratteristiche vere e proprie del telefono troviamo

  • connettività HSDPA a 7.2 Mbps e HSUPA
  • Bluetooth 2.0 + EDR
  • Wi-Fi
  • Memoria Interna da 512 Mb Rom da 256 Ram con slot di espansione MicroSD,

il tutto correllato dal caratteristico sistema di di interazione HTC TouchFLO e affiancato dal sistema operativo Windows Mobile giunto alla versione 6.1 Professional.

di certo uno dei migliori prodotti al momento sul mercato con un prezzo che di regola supera le 400 euro salvo offerte dell'ultima ora.

Canon MX700



Lo slogan Canon dice "Canon Mx700: la soluzione ideale per il piccolo ufficio", in effetti la Canon Mx700 è una stampante multifunzione compatta ma piena di risorse e funzionalità pensate per gli uffici di piccole dimensioni o per i professionisti in cerca di uno strumento di stampa, copia e fax efficiente, da usare anche in condivisione collegandolo a una rete locale mediante una rete Ethernet.

Particolare attenzione è stata data sull'invio dei fax, che possono contare su protocollo Super G3 per una spedizione in soli 3 secondi di una pagina monocromatica, una memoria di 100 pagine nel caso si esaurisca la carta o l'inchiostro, 40 tasti a selezione rapida programmabili.

L'alimentatore automatico di documenti può contenere fino a 30 fogli così da permettere l'invio di fax e la scansione in rapida sequenza, a tutto vantaggio della produttività, mentre la velocità di stampa non lascia spazio a nessuna perdita di tempo ( 20ppm a colori - 30ppm b/n).

Lo scanner integrato effettua scansioni fino a 2400x4800 dpi ottici e mediante il software a corredo si possono ricavare file come allegati mail, Pdf o inviare il tutto direttamente al Pc.

Le stampe fotografiche, che utilizzano la tecnologia Chromalife100 per il massimo della durata e 4 serbatoi di inchiostro separati, arrivano fino a 4800x1200 dpi, possono essere realizzate direttamente da una scheda di memoria o da un qualsiasi apparecchio compatibile PictBridge, mentre il display a colori da 4,5 cm permette di effettuare ritocchi e sistemare le foto senza l'aiuto del pc.

Insomma la nuova generazione di Multifunzioni Canon è scesa in campo, la risposta dei concorrenti non si farà certo attendere......staremo a vedere chi alla fine raccoglierà maggiori consensi.

Toner (Compatibili o Rigenerati?) II




Come promesso andiamo ad analizzare nello specifico quale si meglio come sistema di stampa, inerente la stampa laser se quello adoperato da alcune case costruttrici come Hp o Canon che utilizzano Cartucce Toner con Tamburo di stampa già integrato alla cartuccia o quello utilizzato da altre aziende come ad esempio Epson, Brother, Oki.....che utilizzano cartucce toner separate dal tamburo di stampa il quale potete osservare anche nella foto di destra è un'unità ben distinta è separata dalla cartuccia in cui risiede la polvere toner.
Andando a valutare i costi di un cartuccia toner per Epson o Brother questa può sembrare più conveniente è questo perchè in genere è un semplice contenitore con al suo interno una piccola lama di pulizia e un serbatoio in cui risiede la polvere toner o grafite che dir si voglia, in realtà i dolori vengono nel momento in cui si và a sostituire il tamburo di stampa che seppur non necessiti la sostituzione immediata insieme alla cartuccia, raggiunto un determinato numero di stampe và comunque sostituito in quanto la qualità della stampa risulta essere indecente.
Non poche volte è successo che chi vedendosi costretto a sostituire il tamburo ha optato per la sostituzione completa della stampante, potrebbe sembrare strano ma è la verità perchè in genere per alcuni modelli andare a sostituire il tamburo significa superare ampiamente il valore della stampante è di conseguenza on tutti sono disposti a farlo.
In genere un Tamburo per una stampante di fascia medio bassa dovrebbe garantire almeno 15mila stampe anche se è capitato che a volta già prima iniziasse a dare sintomi di cedimento.
Attenzione con questo non voglio sconsigliare queste stampanti che comunque risultano essere molto buone è se alcuni produttori hanno deciso di puntare su questa soluzione ci sarà sicuramente un perchè, dico solo che bisogna metter in preventivo la possibilità di una spesa ulteriore per l'acquisto del tamburo di stampa che va a compensare il prezzo minore delle cartucce toner,
problema che non si pone per lo meno in teoria per quelle cartucce-toner che utilizzano il tamburo integrato in quanto una volta solstituita la cartuccia si và a sostituire tutto il blocco e quindi se evitano eventuali sorprese successivamente, se mi chiedete quale dei 2 sistemi preferisco vi rispondo quest'ultimo, ma con questo non voglio influenzare assolutamente nessuno nella mia opinione,
esprimo solo un mio parere, poi la scelta spetta sempre al consumatore che decide quale azienda premiare.

venerdì 12 giugno 2009

Toner (Compatibili o Rigenerati?)



Che bel dilemma, che cosa è meglio utilizzare? Toner compatibili o rigenerati? e perchè c'è differenza tra dei toner compatibili e dei toner rigenerati? e se si qual'è??

Bene la differenza c'è, mi rendo cono che probabilmente gli addetti ai lavori la sapranno sicuramente e quindi può sembrare il tutto un pò sciocco ma e anche vero che chi siè avvicinato da poco a questo settore non ha la più pallida idea di quale sia la differenza, e siccome la "mission" di questo blog è fornire contenuti utili e interessati ai lettori è doveroso passare alla spiegazione, che in buona parte è stato già data nel post di ieri, mel moneto in cui si parlava di toner brother è stato chiarito che questi sono separati dal tamburo di stampa è quindi sono differenti rispetto a quelli utilizzati ad esempio da aziende come Hp che utilizzano per la maggior parte delle loro stampanti cartucce/toner monoblocco in cui toner e tamburo sono un unico prezzo, questa tipologia di cartucce è stata brevettata e di conseguenza non è riproducibile ex-novo, per questo le aziende che operano nel settore della rigenerazione sono costrette a recuperare i vuoti originali per passare poi ad una ricostruzione vera e propria della cartuccia, a "loro" è che consentito solo queste e appunto da questo processo viene fuori il nome di cartucce/toner rigenerati.

Azienede come Brother - Epson o Samsung per il laser a colori utilizzano una tecnologia di stampa diversa già spiegata in precedenza, non brevettata e quindi chi opera nel settore come azienda alternativa a quelle produttrici se ne ha le capacità e i mezzi può tranquillamente mettere in produzione cartucce o toner completamente nuove senza nessun vincolo e chiamarle compatibili, ecco alora svelata la differenza.....

per quel che riguarda la produzione di cartucce compatibili c'è da dire che anche le nostre aziende più forti e che operano nel mercato da diversi anni, stanno spostando la produzione o comunque importano direttamente dalla Cina e questo se a volte può garantire un'ottimo prezzo anche per il consumatore finale, non sempre può garantire un'ottima qualità di stampa, e questo è doveroso chiarirlo per chi non lo sapesse, ma insomma a parte il piccolo "escursus" quale dei 2 sistemi utilizzati nella stampa laser è il migliore?

per avere una risposta completa siete invitati a seguire il prossimo post ...................

giovedì 11 giugno 2009

Toner Brother TN 2005


L'ultima tipologia di Toner Brother uscita sul mercato segue la scia di chi l'ha preceduta, sostanzialmente eccetto delle piccole diversità da un punto di vista estetico e dell'assemblaggio della cartuccia per il resto almeno per quel che riguarda la parte tecnica non notiamo differenze particolari, questi toner che hanno codice TN 2005 vengono al momento utilizzati sulle Stampanti laser Hl 2035/2037 anche se è probabile che a breve usciranno nuovi modelli che utilizzeranno ancora gli stessi Toner.
Brother come Epson utilizza una tecnologia di stampa un pò diversa per quel che riguarda il laser rispetto alle dirette concorrenti come ad esempio Hp o Canon, a differenza loro queste Stampanti laser montano dei Toner separati dal Tamburo ed i 2 pezzi anche se continuano a lavorare in perfetta simbiosi sono delle entità separate con diversa durata;
la Cartuccia Toner ad esempio ha una durata di 1500 pagine mentre il Tamburo Cod. Dr 2005 almeno per quel che dichiara il produttore dovrebbe all'incirca stampare 12mila pagine, prima della sostituzione, la differenza con i toner Hp è che quest'ultimi hanno il tamburo integrato alla cartuccia e nel momento in cui si procede alla sostituzione viene sostituito tutto il blocco, in alcuni casi quando si decide di procedere con la ricarica della cartuccia ciò non avviene anche se sarebbe buona norma anche dei Rigeneratori andare a sostituire il tamburo di stampa nel processo di rigenerazione al fine di poter dare al consumatore la garanzia di un buon prodotto certificato, comunque tralasciando questa divagazione personale in un'altro campo specifico che è quello della rigenerazione, c'è da dire che queste differenti tipologie di toner hanno entrambe i suoi pro e contro che andremo ad individuare nei prossimi post........

mercoledì 10 giugno 2009

Stampanti ad Aghi III

Nel post odierno continuiamo a parlare di stampanti ad aghi, e nello specifico andiamo a vedere le principali caratteristiche tecniche di queste periferiche;

da un punto di vista costruttivo le attuali stampanti ad aghi sono così costituite da:

  • 1 Testina di Stampa a 18 o 24 aghi
  • 2 Cassetto per l'introduzione dei fogli singolo
  • dispositivo per l'alimentazione dei moduli continui
  • doppio sistema di avanzamento carta uno a frizione (con foglio trascinato da 2 rulli rotanti) per i fogli singoli e l'altro a trattore ( con dispositivo dentato che aggancia il foglio proprio nelle zone laterali dotate di fori) per il modulo continuo
  • nastro inchiostrato che funge da consumabile inserito in un apposita "cassetta", che permette all'utente di riutilizzarlo più volte invertendone automaticamente il senso di avanzamento fino a quando la qualità di stampa rimanga nei limiti dell'accettabilità e della comprensibilità.
  • tasti per impostare set di caratteri, qualità e densità di stampa, posizionamento del foglio e così via, il tutto attraverso una serie di Led o nei modelli più recenti da Display LCD, per verificarne la configurazione.

Come già anticipato è vero che queste stampanti sono state surclassate e non di poco dalle stampanti con tecnologia inkjet o laser, ma rimangono presenti in moltissimi uffici dove la velocità di stampa, l'economicità dei consumabili e la possibilità di stampare copie multiple attraverso l'utilizzo di particolari supporti autoricalcanti rivestono un ruolo molto importante.

Il costo di queste stampanti varia in genere dalle poche centinaia di euro ad alcune migliaia, anche 3/4 per i modelli più veloci, affidabili e progettati per reggere elevati volumi di stampa, anche se comunque anche le versioni base garantiscono dei buoni risultati nei modelli che utilizzano la modalità LQ la risoluzione di stampa arriva a 360x360

martedì 9 giugno 2009

Stampanti ad Aghi II



Sembra passata una vita, eppure le stampanti ad aghi furono le prime ad essere introdotte nel mondo informatico e rivestirono un ruolo di assoluta supremazia per un ampio periodo di tempo.

Inizialmente le primissime stampanti ad impatto emulavano in tutto e per tutto le macchine da scrivere, dato che dall'impatto di una testina do stampa riproducente lettere e caratteri vari con un nastro inchiostrato, si riuscivano a stampare sul foglio tutti i caratteri su di essa riportati e non è certo un mistero che queste periferiche erano e continuano ad essere molto limitate, in particolare risultava essere preclusa qualunque tipo di stampa grafica. Si è passato in seguito ad una serie aggiornata di tali stampanti che hanno preso il nome ancora conosciuto ai giorni nostri e sono le stampanti ad aghi, che sono stampanti in cui la testina è realizzata con piccoli aghi di acciaio tali da generare con l'impatto sul foglio un singolo punto; combinando in modo appropriato questi vari punti stampati, queste periferiche sono in grado di riprodurre tutti i caratteri possibili ed inimmaginabili come linee ed elementi grafici.

Da questo punto di vista l'evoluzione si ebbe proprio dall'aumento del numero di aghi finalizzato alla produzione di stampanti con una maggiore qualità e velocità di stampa che viene calcolata in caratteri stampati per secondo e la cui unità di misura è chiamata "cps", si è così passato dalle prime stampanti ad aghi caratterizzate da testine di stampa a 9 aghi a quelle con 18 o 24 aghi che tra l'altro continuano ancora ad essere commercializzate.

Il processo di stampa avviene in maniera abbstanza semplice e comprensibile infatti la stampa viene realizzata con successivi passaggi orizzontali della testina, durante i quali gli aghi battono sul foglio in base agli impulsi elettrici che arrivano loro dal pc, ed il tutto è abbinato ad un contemporaneo avanzamento verticale del foglio di carta.

Nel prossimo post analizzeremo un pò di più nello specifico chi sono i produttori che ancora puntano su questa nicchia di mercato e del perchè ancora lo fanno.

lunedì 8 giugno 2009

Stampanti ad Aghi


Nei giorni scorsi è arrivata una mail in cui ci veniva chiesto se vengono prodotte ancora stampanti con tecnologia ad aghi e se conveniva acquistarle, e da qui è nata la decisione di discutere di quest'altra categoria che per chi si è avvicinato da poco a questo mondo risulterà essere un qualcosa di sconosciuto o quasi, in effetti oramai è rimasta solo una piccolissima nicchia di mercato che continua ad utilizzare queste periferiche, mentre la maggior parte degli utenti utilizza soltanto stampanti a getto di inchiostro o laser.
Con il passare del tempo lo sviluppo delle tecnologie appena citate a reso obsoleta la tecnologia ad aghi che rispetto alle altre è rimasta in un certo senso limitata e non è riuscita ad espandersi e a migliorare per lo quale.
Anche se bisogna essere sinceri ci sono stampanti ad aghi da non disprezzare assolutamente, visto anche i bassissimi costi di gestione che può avere una periferica del genere rispetto alle inkjet, e per questo rimane ancora una buona nicchia di mercato spoprattutto negli studi commerciale ed in alcuni uffici che continuano ad utilizzarle e non a torto.
Queste periferiche sono l'esatto contrario del mercato che abbiamo visto e osservato negli utlimi anni un settore in totale controtendenza, infatti a dispetto delle periferiche inkjet e laser che anno vosto bassare di moltissimo il loro prezzo d'acquisto, quelle ad aghi nonostante non ci sia una grandissima richiesta mantengono un prezzo abbastanza alto che di regola si aggira intorno alle € 200.
In realtà non penso che queste stampanti non abbiamo mercato, la verità è che sono i produttori e i distributori che in un certo senso hanno spinto negli anni il mercato su altre tecnologie, non è un mistero che queste stampanti nella grande distribuzione siano introvabili e per acquistarle bisogna rivolgersi ai grossi cash & carry o acquistare online.
E' fuor di dubbio che siano delle stampanti comunque limitate rispetto alle nuove generazioni, ma il loro abbandono è stato più che altro una decisione commerciale e con questo non vogliamo aggiungere altro.....comunque nei prossimi post andremo ad analizzare le loro principali caratteristiche e quali siano i loro principali pregi e difetti

sabato 6 giugno 2009

HP Wireless



Continua la carrellata di Stampanti HP Wi-fi dopo aver trattato della Photosmart Premium una delle ammiraglie HP passiamo ad una delle versioni base la Photosmart C5380,

una multifunzione che in questo caso troviamo nella versione 3 in 1: stampante-scanner-fotocopiatrice,

rispetto alla versione Premium il prezzo è decisamente più accessibile €129.00 iva inclusa, mentre per quel che riguarda le cartucce, la serie è sempre la stessa HP364, 5 cartucce di cui abbiamo disponibili sia la versione standard che quella ad alta capacità, quello che mi preme maggiormente chiarire è la sostanziale differenza che troviamo nelle nuove periferiche HP, rispetto alle versioni precedenti, questa nuova tecnologia è operativa già dallo scorso anno, in verità Hp la sta sviluppando già da prima, basti pensare alle HP363, ma con questa nuova versione promette un sistema innovativo che da la possibilità di variare la quantità di inchiostro da un massimo di 5,2 Pl ad un minimo di 1,3, non è questa la tecnologia con le gocce più piccole sul mercato, ma con essa HP, assicura una copertura del nero e del colore veramente eccezionali, per quel che riguarda la testina di stampa, anche qui troviamo differenze rispetto alla versione precedente, infatti la nuova testina è molto simile alla testina di stampa utilizzata sulle stampanti fotografiche Canon Pixma Ip4500, anche qui in effetti troviamo 2 diverse tipologie di Nero, un nero normale pigmentato ed uno fotografico. C'è da dire che la maggior parte delle HP Wi-fi utilizza questa nuova tecnologia di stampa, ma questa non è adottata su tutte le periferiche infatti alcuni modelli come HP j4580/4680 utilizzano cartucce di stampa con testina integrata, tenendo fede al vecchio sistema di stampa che per anni è stato uno dei cavalli di battaglia della casa statunitense.